È andata come è andata. Curiosità, numeri e statistiche della prima metà di campionato.

PRESENZE

La rosa della Fc Bari 1908 è ufficialmente composta da 26 elementi. Sono scesi in campo almeno una volta in 22. Gli unici a non aver fatto alcuna presenza sono i portieri Guarna e Micai, il difensore Sall ed il giovane centrocampista offensivo Partipilo. Il solo ad aver disputato tutte e 21 le partite è ovviamente Donnarumma. A due lunghezze seguono Caputo, De Luca, Sciaudone e Romizi. Come si evince dal grafico, gli unici ad aver fatto tutte le proprie presenze da titolari sono Donnarumma, Caputo, Defendi e Sabelli. Opposto invece il caso di Rozzi che ha raccolto 10 presenze ma tutte subentrando dalla panchina. Da segnalare anche le presenze di Filippini e Gomelt, raccolte dai due tutte sotto la gestione di mister Nicola.

Presenze

Grafico relativo alla presenze

 SOSTITUZIONI

Per quanto riguarda le sostituzioni, è Romizi il giocatore più sostituito dell’intera rosa con ben 8 uscite dal campo anticipate, mentre come scritto poco sopra il record dei subentri spetta a Rozzi con i suoi 10 ingressi in campo. I soli a non essere mai stati sostituiti (Donnarumma escluso) quando impiegati, sono Contini, Gomelt (nella sua unica da titolare ha giocato tutti e 90 i minuti), Minala e ovviamente Rozzi. Curioso il caso di Stoian: il rumeno non ha mai giocato una partita intera nelle sue 8 presenze, in quanto 3 volte è stato sostituito e 5 è subentrato.

sostituzioni

GOL SUBITI: 29 (13 nel primo tempo e 16 nel secondo tempo) 

GOL FATTI: 21 (8 nel primo tempo e 13 nel secondo tempo)

Sono 9 i marcatori stagionali ad aver segnato almeno una rete in questo campionato. Il capocannoniere è capitan Ciccio Caputo con 7 gol, seguito dalla “zanzara” De Luca a quota 4 (di cui 3 di testa); sono 2 i gol su calcio di rigore, NESSUNO su calcio di punizione diretto e solo 3 da palla inattiva (calci d’angolo o di punizione), ossia quelli di testa di Sciaudone (con il Livorno), De Luca (con il Pescara) e Minala (con il Cittadella).

gol

Grafico relativo alle marcature

 ASSIST

Due terzi (14) sul totale delle reti sono arrivate grazie a passaggi vincenti. Comandano Sciaudone e Stevanovic a quota 4, seguiti dal terzetto Camporese, Calderoni e De Luca fermi a 2 (nel caso di De Luca, è conteggiato anche quello a Minala contro il Latina nonostante la decisiva deviazione finale del portiere)

assist

Grafico degli assist

RISULTATI 

Totale vittorie: 7 

Dei sette successi raccolti, 4 sono arrivati al San Nicola (due con Mangia e due con Nicola) e 3 in trasferta. In quattro occasioni la porta è rimasta inviolata. La serie più lunga di successi consecutivi è di massimo 2 gare, cosa accaduta due volte (Catania/Avellino e Cittadella/Latina). Il dettaglio nel seguente grafico

vittorie

Grafico che riassume le vittorie in campionato

Totale pareggi: 4

Sono solo 4 i pareggi raccolti dai biancorossi equamente divisi tra quelli in casa e trasferta. Sono arrivati con Devis Mangia alla guida e sono terminati curiosamente tutti per 1-1. Perfetta suddivisione relativamente alla modalità del raggiungimento del pareggio: in due casi (Frosinone e Modena) sono stati i biancorossi a passare in vantaggio, mentre De Luca ha tolto le castagne dal fuoco nelle restanti due gare con le abruzzesi Lanciano e Pescara.

pareggi

Grafico sulle partite pareggiate

Sconfitte: 10

Quasi il 50% delle partite del girone di andata hanno visto il Bari uscire sconfitto. In 8 occasioni su 10 non è nemmeno riuscito a segnare un gol agli avversari: la differenza tra gol fatti e subiti nelle gare perse vede un -18 con solo due reti fatte (entrambe in trasferta con Varese e Brescia). Quattro i k.o. al “San Nicola” con nessun gol all’attivo. In tre casi è arrivata una sconfitta per 3-0. La serie più lunga di ko consecutivi è di 3 gare (Pro Vercelli, Ternana e Crotone)

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Grafico analitico delle sconfitte

CLASSIFICA AL 90′: 25 PUNTI

CLASSIFICA AL 45′: 22 PUNTI

In ben occasioni la squadra è andata all’intervallo sul punteggio di 0-0 (due con Mangia e quattro con Nicola), pareggio mai mantenuto al risultato finale dove son maturate 3 vittorie (Entella, Cittadella e Latina) e 3 sconfitte (Vicenza, Carpi e Spezia). In totale, sulle 21 gare, 12 volte è stato confermato il risultato del 45′.

risultati

CALENDARIO

Tra anticipi, posticipi e turni infrasettimanali il Bari è sceso in campo in quasi tutti i giorni della settimana. Mancano all’appello il giovedì ed il venerdì, ma in quest’ultimo caso ancora per poco, considerato che la partita con il Frosinone valevole per la 3a giornata di ritorno si giocherà in anticipo proprio di venerdì 30 gennaio.  Da segnalare anche il fatto che i biancorossi dalla 4a  alla 17a giornata non sono mai scesi in campo due volte di fila nello stesso giorno o orario. In totale, quasi la metà (10) delle partite si è giocata di sabato, mentre di domenica si è addirittura giocato in 4 orari differenti.

calendario

Grafico relativo alle gare del calendario

ARBITRI

Sono 16 i direttori di gara che hanno arbitrato le gare del Bari in questo girone d’andata. In cinque hanno fatto la “doppietta”: biancorossi sfortunati con Mariani (2 ko con Bologna e Spezia, entrambe di domenica alle 12.30) e Pasqua (2 sconfitte con Perugia e Brescia). Il portafortuna è Candussio (2 vittorie con Catania e Latina), mentre “pareggio” con Baracani (vittoria con Entella e ko con  Crotone) e Minelli (successo con Livorno e sconfitta con Carpi).

arbitri

Grafico presenze arbitri

RIGORI

9 i rigori totali, 2 a favore e 7 contro. In tutti i casi, la percentuale di realizzazione è del 100%: Caputo infallibile contro Avellino e Trapani, mentre Donnarumma non è riuscito a respingere nessun tiro dagli undici metri. Sciaudone protagonista nel bene e nel male: è lui ad essersi procurato entrambi i calci di rigore a favore, ma ne ha anche causati 3 (il primo col Catania, col Trapani e l’ultimo con lo Spezia)

rigori

Grafico riepilogativo dei rigori

CARTELLINI: AMMONIZIONI ED ESPULSIONI

Dei 22 della rosa impiegati, TUTTI hanno ricevuto un’ammonizione ad eccezione di Gomelt, per un totale di 69. Il leader anche qui è Sciaudone con ben 9 cartellini gialli, seguito a due lunghezze da Romizi e Sabelli, il quale ha a carico anche due espulsioni (3 se si considera quella in Coppa Italia col Savona). Alla ripresa del campionato saranno 6 i diffidati: Romizi, De Luca, Caputo, Stoian, Contini e Calderoni. 5 le espulsioni totali, suddivise in 3 per doppia ammonizione (Defendi col Perugia, Sabelli col Carpi e Minala con lo Spezia) e 2 dirette (Caputo col Perugia e Sabelli col Varese).

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Grafico delle ammonizioni/espulsioni

Cittadella – Bari 0-1. Tabellino e pagelle

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CITTADELLA: Valentini; De Leidi (79′ Pellizzer), Cappelletti, Scaglia, Barreca; Sgrigna, Rigoni, Busellato (75′ Benedetti), Minesso; Coralli, Gerardi (64′ Paolucci). A disposizione: Pierobon, Donazzan, Mancuso, Palma, Amato. All. C.Foscarini.

BARI: Donnarumma; Camporese, Donati, Ligi; Salviato (80′ Filippini), Sciaudone, Romizi (73′ Minala), Gomelt, Defendi; Galano (66′ De Luca), Caputo. A disposizione: Guarna, Micai, Sall, Stoian, Wolski, Rozzi. All. D.Nicola.

Arbitro: La Penna di Roma

Marcatori: 92′ Minala (B)

Ammoniti: Ligi (B), Donati (B), Busellato (C), Caputo (B)

 

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La formazione del blitz al “Tombolato”

Pagelle

DONNARUMMA 6: Pomeriggio di assoluta tranquillità per lui e di conseguenza anche per i tifosi. Mai impegnato come si deve. RILASSATO

CAMPORESE 6,5: Conferma il suo momento positivo. Non va mai in sofferenza e contiene senza affanni le discese di Barreca e Minesso. DINAMICO

DONATI 6,5: Senza Contini, tocca a lui giocare da centrale e mettere l’esperienza al servizio della squadra. Efficace nel far ripartire l’azione da regista basso, non fa vedere mai palla a Gerardi e atterra Coralli con un intelligente fallo tattico ma che gli costerà un turno di squalifica. ESEMPLARE

LIGI 6: Sempre attento e concentrato ma a metà ripresa un suo scivolone poteva costare caro. Da diffidato, prende un’ammonizione stupida ed inutile a inizio gara. INGENUO

SALVIATO 6,5: La migliore gara in biancorosso. Nel primo tempo interpreta al meglio la fase offensiva proponendosi sul fondo di continuo. Nella ripresa salva sulla linea il possibile gol del vantaggio del Cittadella. PUNTUALE

SCIAUDONE 6: Più mezzala destra che trequartista. Riscatta un bruttissima partita nell’ultimo quarto d’ora con una conclusione da fuori, una bella palla per Caputo e l’assist decisivo per Minala. DIESEL

ROMIZI 6,5: Ce ne vorrebbero 11 come lui in campo. Gara come al solito giocata con la solita intensità e generosità. Emblematico il contrasto che lo costringe ad uscire dal campo infortunato. Lui la gamba la metterà sempre. STOICO

GOMELT 5,5: Gioca tutti i 90 minuti alla prima da titolare. Apprezzabile nel come si propone, ma quando gli arriva la palla tra i piedi, ci mette troppa fretta con inevitabili errori di precisione. Ma ricordiamo che è un classe ’95. LODEVOLE

DEFENDI 5,5: Non era al meglio fisicamente, ma finisce giocando l’intera partita e cambiando anche la fascia di competenza. Il solito Defendi ordinato, ma l’insufficienza è per i tre velleitari tentativi di conclusione da posizioni impossibili. IMPRECISO

GALANO 5: Gara anonima quella del mancino foggiano. Nessuno spunto dei suoi, niente dribbling e zero conclusioni verso la porta. Pomeriggio da dimenticare. ABULICO

CAPUTO 5,5: Qualcosina in più rispetto alle recenti apparizioni. C’è infatti qualcuno che ha fatto peggio… Sufficienza non grave solo per merito del bel destro fuori di poco e dell’assist a De Luca. Ma deve fare molto di più. SBIADITO

DE LUCA 6: Subentra a Galano e riesce quasi ad essere più decisivo, ma il suo tiro finisce fuori di un soffio. PUNGENTE

MINALA 7: Sarebbe da sv se non fosse per l’inzuccata decisiva nel recupero che regala tre punti pesantissimi. Gol a parte, quei pochi minuti giocati sono comunque interessanti. Sarà titolare alla prossima? DECISIVO

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Ultimo estratto: 14. Minala firma la prima “Tombolato” di Natale. Cittadella – Bari 0-1.

Quella col Cittadella non è mai una sfida banale. Ci sono sempre episodi da raccontare o eventi da conservare nella scatola dei ricordi biancorossi. “Ma tu ricordi la partita col Cittadella?” ormai non può più riferirsi alla storica dei 51 paganti. Sarebbe tanto scontato quanto riduttivo. Prendiamo le due gare dell’anno scorso ad esempio. All’andata, vittoria sfumata al 96’: peggio di Frosinone di qualche mese fa. Al ritorno, la magia di Lugo su punizione che avvicinava sempre più il sogno playoff. E poi, come dimenticare la vittoria del 2001 col primo gol di Palmieri in maglia Bari e che sancì l’esordio di Attilio Perotti sulla panchina biancorossa, oppure il Bari di Conte del 2008 che pareggiò in inferiorità numerica sul neutro di Treviso sotto un autentico nubifragio e su un campo ai limiti della praticabilità.

Ebbene, la speranza è che quella col Cittadella di questo campionato, sarà ricordata come la vittoria della svolta arrivata nel recupero e firmata dal “ragazzino” Minala. Da sempre in discussione per via della sua dubbiosa età, la parentesi barese del camerunense sino ad ora non è stata da ricordare, condizionata da un’ernia ombelicale e da un comportamento ritenuto da Mangia poco professionale e serio negli allenamenti…

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L’esultanza di Minala per il suo primo gol tra i professionisti © photo LaPresse

 

Sarà, intanto mister Nicola da quando è arrivato a Bari lo ha buttato nella mischia  in due occasioni su quattro e l’ex primavera della Lazio lo ha ripagato con un gol al 92’, regalando tre punti di platino in quello che alla vigilia era stato presentato come un autentico spareggio salvezza.

In effetti, la classifica delle due squadre non mente e dice: Cittadella ultimo in classifica in compagnia del Latina, Bari sest’ultimo, quattro lunghezze più avanti e con un solo punto di vantaggio sulla zona playout. Entrambe hanno anche da sfatare la “maledizione della 4a giornata”: in quel lontano turno di metà settembre risultano infatti sia l’ultima vittoria dei veneti in campionato (3-2 sul Pescara) sia l’ultima volta che Donnarumma è riuscito a mantenere inviolata la propria porta.

La posta in palio è alta e nessuna delle due squadre vuole osare, scoprendosi e rischiare di perdere. Entrambe dimostrano un atteggiamento contratto e timoroso e la partita, specie nel primo tempo è di conseguenza brutta, soporifera e con nessuna occasione da gol in 45 minuti, pochissime emozioni, tantissimi errori e zero conclusioni verso la porta. Una sfida dalla qualità scadente, quasi da Lega Pro.

Il pallino del gioco è in mano ai biancorossi, ma è un possesso palla comunque poco efficace, considerato anche il periodo tutt’altro che brillante degli attaccanti baresi e che rende parecchio complicata la fase offensiva. Fortunatamente la difesa priva di Contini e Sabelli e con un Defendi fisicamente non al meglio (solo due allenamenti nelle gambe) tiene a bada senza troppa difficoltà la coppia d’attacco del Cittadella formato da quei vecchi volponi di Coralli e l’ex Sgrigna.

La svolta, arriva forse casualmente, ad un quarto d’ora dal termine con l’uscita di un opaco ed impalpabile Galano e l’ingresso di un più vivace De Luca: il risultato sono due belle azioni manovrate che portano al tiro Caputo e lo stesso De Luca, con palla fuori di pochissimo.

E quando il match sembra destinato a concludersi sullo 0-0, con le due squadre che sembrano ormai accontentarsi di portare almeno un punto a casa e muovere la classifica, ecco nel recupero spuntare in mischia quel testone di Minala, lasciato colpevolmente troppo solo e bravo ad inzuccare di potenza (con l’aiuto della spalla) sotto la traversa. Primo gol tra i professionisti per il “giovane” ex primavera della Lazio.

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Il colpo di testa/spalla vincente di Minala © photo Giuseppe Corcelli

 

Fischio finale e “Tombolato” zittito. Dopo il pareggio beffa al 96’ di Perez dell’anno scorso, questa volta è il Bari a gioire.

Tre punti, non fondamentali…di più! A livello psicologico è una grossa botta di autostima sicuramente, perché è una vittoria guadagnata con il giusto cinismo, arrivata in un momento delicato della stagione, per di più fuori casa, in uno scontro diretto, senza subire gol e concludendo la partita con due classe ’95 ed un ’96 in campo.

Puro ossigeno per quegli “alpinisti” che vuole Nicola, impegnati nella famosa ed ardua scalata che l’ex tecnico del Livorno ha “imposto” alla sua presentazione a Bari.

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La gioia della panchina dopo il gol vittoria nel recupero © photo Giuseppe Corcelli

 

N.I.

Bari – Carpi 0-1. Tabellino e pagelle

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BARI: Donnarumma; Camporese, Contini, Ligi; Sabelli, Donati, Romizi (55′ Gomelt), Filippini (78′ De Luca); Wolski (56′ Stoian); Caputo, Galano. A disposizione: Guarna, Salviato, Minala, Stevanovic, Rozzi, Castrovilli. All. D.Nicola

CARPI:  Gabriel; Struna, Romagnoli (85′ Sabbione), Suagher, Gagliolo; Pasciuti (79′ Lasagna), Porcari, Lollo; Concas, Mbakogu, Di Gaudio (73′ Letizia). A disposizione: Maurantonio, Laner, Gatto, De Silvestro, Embalo, Inglese. All. F.Castori

Arbitro: Minelli di Varese

Marcatori: 53′ Mbakogu (C)

Ammoniti: Pasciuti (C), Galano (B), Sabelli (B), Romizi (B), Stoian (B), Struna (C), Donati (B)

Espulso: Sabelli (B) per doppia ammonizione

 

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La formazione sconfitta nel giorno di San Nicola

Pagelle

DONNARUMMA 5: Concorso di colpa con Contini sul gol subito. Decide di uscire quando è ormai inutile. Esce in presa alta su calcio d’angolo: la notizia è che è la prima dopo 17 giornate… INSICURO

CAMPORESE 6: Ingaggia un bel duello rustico con Mbakogu, uscendone spesso vincitore. E’ leggermente fuori posizione sulla palla filtrante nell’azione del gol subito. REATTIVO

CONTINI 5: Stavolta è il peggiore della retroguardia. Si fa bruciare in modo goffo da Mbakogu sullo 0-1: errore grave per uno della sua esperienza. Ma sbaglia forse nel fare affidamento su un Donnarumma più attento. COLPEVOLE

LIGI 6: Altra partita senza svarioni… nessuna “ligiata” dei vecchi tempi. Soffre solo all’inizio la mancata collaborazione di Filippini in copertura. ORDINATO

SABELLI 5: Come sempre parte a mille, ma col passare del tempo scompare dal campo. Dopo Avellino in Coppa Italia e Varese, rimedia la terza espulsione stagionale, con sempre un gomito alto di mezzo. RECIDIVO

ROMIZI 6: Sontuoso primo tempo come al solito: serve due palle d’oro a Caputo che spreca e si propone spesso per le conclusioni da fuori area. Si fa soffiare palla da Lollo in occasione della ripartenza del Carpi sul gol, ma la palla di Donati era inguardabile. SFORTUNATO

DONATI 5: Rallenta troppo la manovra. Tanti passaggi sbagliati, che siano lanci lunghi o appoggi facili a breve distanza. Ci mette grinta e nel finale gioca quasi da centravanti, ma con scarsi risultati. SMARRITO

FILIPPINI 5,5: L’emozione dell’esordio dal primo minuto lo condiziona un po’ troppo subendo le discese di Concas e Pasciuti. Col passare del tempo acquista fiducia e si limita a badare al sodo, svolgendo egregiamente il compitino. Sicuramente meglio di Salviato. DISPONIBILE

WOLSKI 5: Doveva essere la sua partita, finalmente impiegato nel suo vero ruolo. Fallisce miseramente anche quest’occasione, toccando il primo pallone al 20’… Da rispedire velocemente al mittente a gennaio. FANTASMA

GALANO 6: Le due conclusioni più pericolose portano la sua firma. Splendida la punizione sulla quale vola Gabriel a deviare in angolo. A volte si trova da solo ad affrontare 4-5 avversari… ISOLATO

CAPUTO 5: Giocando perennemente spalle alla porta è difficile fare gol. Oggi non riesce ad eccellere nemmeno nella sua specialità, ossia la protezione della palla. E quante sponde sbagliate… Peccato, il gol regolare era anche riuscito a farlo… INADEGUATO

GOMELT 5,5: Nicola lo butta nella mischia preferendolo a Minala. Il ragazzino classe ’95 dimostra la giusta personalità, rischiando anche giocate inutili e pericolose in alcune zone del campo. DA RIVEDERE

STOIAN 4,5: Inguardabile dalla prima partita giocata in coppa Italia col Savona. Si candida ad essere il peggiore acquisto estivo di Antonelli. A fine gara, si contano più aggiustamenti di ciuffo che passaggi corretti. VIA DA BARI, SUBITO.

DE LUCA 5,5: Nell’uno contro uno,  basta davvero il minimo sforzo per fermarlo con una semplice spallata. Rischia di segnare ancora una volta di testa, ma Gabriel è attento. ANONIMO

 

Squadra in caduta libera: San Nicola non fa il miracolo. Bari – Carpi 0-1

Primo obiettivo: reagire alla sconfitta di Bologna, un brutto pugno nello stomaco che ha accantonato troppo presto le positive indicazioni e sensazioni arrivate con la vittoria sul Trapani e la voglia matta di lavorare del nuovo mister Nicola. I presupposti per fare bene, scaramantici e non, ci sono tutti: giocare in casa al “San Nicola”, nel giorno del Santo Patrono non è mai accaduto. In più arriva il Carpi, sorprendente capolista della serie B e guidato in attacco da quel simpatico Jerry Mbakogu, capace di far sempre male ai biancorossi indipendentemente dalla maglia che porta addosso. Infine, non va dimenticata la posizione scomoda di classifica da “aggiustare” quanto prima. Gli stimoli, dunque, non mancano.

Invece è tutto inutile. Nessun prodigio “nicolaiano” ad aiutarci. D’altronde, il proverbio dice di scherzare coi fanti e di non scomodare i Santi… se poi il Patrono è anche l’amante dei forestieri per eccellenza, ecco che la vittoria degli ospiti è presto fatta. Con ovviamente la firma di Mbakogu: il nigeriano raggiunge quota 23 gol in serie B, di cui 6 al Bari. Si è quindi qui a commentare un’altra sconfitta. La quinta nelle ultime sei partite e l’ottava in totale: siamo la formazione che ha perso più partite in serie B, insieme al Crotone e alla Pro Vercelli, guarda caso proprio le due squadre che ci hanno umiliato in casa loro per 3-0.

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Mbakogu brucia Contini e supera Dannorumma in uscita © photo Corriere del Mezzogiorno

Una cosa è certa. Se per vincere una partita bisogna fare un gol in più rispetto agli avversari, la squadra di Nicola ne deve fare almeno due: perchè? Beh sono tredici le partite consecutive che Dannorumma (ndr nessun refuso, l’errore di scrittura è volontario) non riesce a mantenere la porta inviolata. Di sti tempi, fare due gol è un impresa a dir poco non semplice, considerati i limiti offensivi della squadra e soprattutto la difficoltà degli attaccanti a rendersi pericolosi. Non a caso, in tutte e cinque i ko arrivati tra novembre e questo inizio di dicembre, il Bari è sempre rimasto a secco, mostrandosi incapace di reagire una volta andato in svantaggio.

Se a questo poi ci si aggiunge una direzione di gara assai discutibile, il gol riesci a farlo ma non ti viene convalidato in maniera a dir poco assurda, allora portare a casa qualche punto diventa veramente impossibile. Dopo questo turno, anche la serie B ha il suo “gol di Muntari”: chissà se Paparesta avrà messo come sfondo del suo telefonino il gol di Caputo… Che poi, il perché gli arbitri di porta debbano stare solo in serie A, me lo devono spiegare.

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Il gol non convalidato di Caputo. Palla oltre la linea di almeno mezzo metro. © photo Giuseppe Corcelli

A differenza delle gare con Trapani e Bologna, questa volta l’approccio alla gara è troppo timoroso e poco grintoso. Il primo quarto d’ora di gioco è da incubo, con tanti passaggi sbagliati, lanci lunghi senza logica e Carpi sempre pronto a rendersi pericoloso ogni volta superata la metà campo. Per certi versi si è di nuovo vista in campo quella squadra spenta e svuotata mentalmente di “Mangiana” memoria, in difficoltà contro un modesto Carpi, ben messo in campo e con una buona organizzazione di gioco e che dimostra di meritare il primo posto in classifica di un campionato però tutt’altro che di alto livello.

La sensazione è che con la difesa a tre, Nicola abbia dato sì più compattezza al reparto arretrato, a discapito però della manovra offensiva. Caputo e Galano appaiono un po’ troppo isolati: il capitano non attraversa un buon periodo e gioca troppo spalle alla porta, mentre il “Robben delle Puglie” non può fare tutto da solo. Infatti le occasioni più pericolose sono proprio del foggiano con due conclusioni da fuori area. Teoricamente i due dovrebbero ricevere un sostanzioso aiuto dal trequartista, ma sia Wolski che Stoian dimostrano di esser a malapena capaci di giocare a calcio: a gennaio vanno rispediti al mittente senza se e senza ma, augurando loro di andare a fare fortuna lontanissimo da Bari.

Giornata dopo giornata, arrivano maggiori conferme dei limiti di questa squadra. Mentali, tattici e soprattutto d’organico. Positivi a metà, gli esordi dei giovanissimi Filippini (molto meglio di Salviato) e Gomelt, ma entrambi andrebbero rivisti prima di poter esprimere un giudizio. Numeri alla mano, a questo momento del campionato, la squadra dell’anno scorso del disastroso (sino a gennaio) duo Alberti-Zavettieri aveva addirittura due punti in più…

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La delusione dei baresi © photo Lapresse

Siamo in piena zona retrocessione e ci si ritrova a lottare per la salvezza. Dovrà essere bravo mister Nicola a far calare nella parte tutta la squadra soprattutto nelle prossime due partite prima di Natale contro Cittadella e Latina. Due autentici scontri diretti da non fallire in nessun modo.

N.I.

Bologna – Bari 2-0. Tabellino e pagelle

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BOLOGNA: Coppola; Ceccarelli (67′ Garics), Oikonomou, Maietta,  Morleo; Bessa, Matuzalem, Zuculini (86′ Casarini); Laribi; Acquafresca, Cacia. A disposizione: Stojanovic, Paez, Masina, Giannone, Perez, Improta, Troianiello. All. D.Lopez.

BARI: Donnarumma; Camporese, Contini, Ligi (62′ Stevanovic); Sabelli, Donati, Romizi, Defendi (31′ Salviato); Sciaudone (62′ De Luca); Galano, Caputo. A disposizione: Guarna, Filippini, Gomelt, Minala, Wolski, Stoian. All. D.Nicola.

Arbitro: Mariani di Aprilia

Marcatori: 47′ pt Laribi (BO), 71′ Laribi (BO)

Ammoniti: Oikonomou (BO), Cacia (BO), Matuzalem (BO), Sciaudone (BA), Caputo (BA), Contini (BA)

Espulso: Oikonomou (BO) per doppia ammonizione

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La formazione scesa in campo al “Dall’Ara”

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DONNARUMMA 6: Primo tempo da 8 con interventi straordinari su Bessa e Acquafresca. Poi la frittata a dieci secondi dall’intervallo. PASTICCIONE

CAMPORESE 6: Concentrato e attento per tutta la partita. Qualche piccola sbavatura nel secondo tempo complice la stanchezza. Prova comunque positiva. RECUPERATO

CONTINI 6,5: Un leone in gabbia. Soliti errori quando prova ad impostare, ma annulla Cacia, respinge tutti i traversoni di testa e senza paura rischia sempre la scivolata efficace. MAESTRO

LIGI 6: Conferma i miglioramenti visti nella gara con il Trapani. Sta ritrovando la fiducia nei propri mezzi e lo si vede nella tranquillità con la quale va a contrasto e gli errori sempre meno presenti. RITROVATO

SABELLI 5,5: Prima mezz’ora come al solito a mille all’ora. Ingaggia un bel duello con Morleo, mettendolo spesso in difficoltà. L’infortunio di Defendi lo fa spostare a sinistra, con conseguente perdita di intensità e soffrendo la coppia Zuculini-Garics. INTERCAMBIABILE

ROMIZI 6,5: Corre per due in mezzo al campo. La palla dai piedi non gliela si toglie mai, nemmeno quando si trova accerchiato da tre avversari: ne viene fuori sempre con grande classe e a volte fortuna. Toglieteci tutto ma non il nostro Romizi. INDOMITO “BREIL”

DONATI 6: L’età avanza anche per lui e non riesce a mantenere standard elevati per tutta la gara. La classe non si discute e una sua gran giocata manda in porta Caputo che però spreca. Un problema muscolare lo limita nel finale di gara. TENACE

DEFENDI 6: Il solito assassino Matuzalem lo mette fuori causa dopo una discreta mezz’ora di gioco, anche se soffre non poco le discese di Zuculini e Ceccarelli. AZZOPPATO

SCIAUDONE 5: Non riesce a ripetere la bellissima prestazione col Trapani. Pochissimi inserimenti e i pochi palloni giocabili li gestisce con passaggi finali lenti e pigri. Ammonito come sempre, sarà squalificato. SBIADITO

GALANO 5,5: Sono sue le occasioni più pericolose del match. Bravissimo il portiere a respingere, ma quando ci metterà la convinzione e la cattiveria giusta nel calciare? SPUNTATO

CAPUTO 5: Come a Crotone: gli capita una palla e riesce sbagliarla in maniera clamorosa, colpendola non si sa come. Nel secondo tempo potrebbe servire Sabelli, meglio posizionato, ma preferisce tuffarsi in area e prendersi il giallo per simulazione. DA CICCIO A “CIUCCIO” CAPUTO

SALVIATO 5,5: Non sfigura e non fa danni evidenti. E’ questa è già una notizia. Colpevole meno degli altri sul raddoppio di Laribi. Prova anche il tiro dalla distanza: la palla finisce nel parcheggio dell’ “Dall’Ara”… INSIPIDO

STEVANOVIC 5,5: L’atteggiamento col quale entra in campo è al solito sconcertante. Un colpo di tacco inutile fa imbestialire Nicola. Ma entra nelle uniche due occasioni più pericolose della ripresa. SORNIONE

DE LUCA 5: Sarebbe da s.v., eppure gioca più di mezz’ora. Non si vede mai. FANTASMA

Altra trasferta, altra sconfitta. Ma stavolta la testa è alta. Bologna – Bari 2-0

Niente da fare, il “Dall’Ara” continua a confermarsi campo storicamente maledetto in grado di regalare solo delusioni e pochissime gioie. È vero, l’ultimo precedente del 2011 ci ha visto vittoriosi con un sonoro 0-4, ma quella stessa partita viene ricordata non tanto per la tripletta e la scoperta di tal Francesco Grandolfo, quanto più per il fatto di esser finita nell’inchiesta del calcioscommesse tanto “cara” ai tifosi biancorossi e soprattutto per essere stato l’ultimo match giocato in serie A.

La serie A… beh, dopo la sconfitta di oggi (la settima su sedici partite totali di campionato) diventa un obiettivo lontano e ancor più complicato da raggiungere, anche perché il fondamentale mercato di gennaio è distante sì “solo” un mese, ma nel mezzo ci sono ancora cinque giornate da giocare prima dell’attesa pausa invernale e conseguente fine del girone di andata. Il rischio di perdere altri punti è elevato.

La classifica è cortissima, ma non mente mai e ad oggi, il Bari è più vicino ai playout (+2) che ai playoff (-5): niente male per una squadra che avrebbe dovuto ammazzare il campionato…. 19 punti in 16 giornate sono una miseria e partita dopo partita, è sempre più netta la sensazione che la rosa pecchi a livello numerico e di qualità e sia assortita in maniera non così omogenea. Per questo motivo occorre intervenire in modo deciso nel mercato di riparazione, se davvero si vuole tornare ad ambire a qualcosa di importante.

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Sconfitti ma ugualmente applauditi. Qualcosa è cambiato. © photo Giuseppe Corcelli

Ad allontanarci sempre più dalla massima serie, è sempre lui: Karim Laribi. Nemmeno sei mesi fa, ci aveva giustiziato nella semifinale di ritorno playoff con il Latina, estromettendoci di fatto dalla finale e scrivendo la parola fine al sogno biancorosso. È destino che debba sempre farci male: anagrammando il suo cognome viene fuori “Il Bari”…  L’italo-tunisino, questa volta si è superato: doppietta e Bologna che ritrova la vittoria dopo un mese, raggiungendo il terzo posto solitario in classifica. Rovinato quindi l’esodo dei quasi tremila sostenitori baresi giunti al “Dall’Ara”, in più viene subito spento il ritrovato entusiasmo in casa Bari post arrivo di Nicola e vittoria sul Trapani. A differenza dell’ultimo successo in trasferta a casa Catania, questa volta, il pranzo domenicale è indigesto.

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La maglia commemorativa dedicata a Klas Ingesson © photo Lapresse

Per la sfida in memoria del compianto Klas Ingesson e contro una squadra anch’essa rilevata da una nuova società e presidenza, mister Nicola sposa in pieno la filosofia “Boskoviana” e dà nuovamente fiducia agli stessi uomini che hanno battuto il Trapani nello scorso turno. La risposta dei ragazzi sul campo è sorprendente, probabilmente il migliore Bari visto lontano dal “San Nicola”: Bologna affrontato a viso aperto, grande intensità di gioco e pressing alto come richiesto dall’allenatore. Occasioni da una parte e dall’altra. La difesa soffre soprattutto sul lato sinistro (complice anche l’uscita di Defendi per infortunio) le discese e le iniziative di Zuculini e Ceccarelli, ma tutto sommato riesce a reggere. Caputo servito splendidamente da Donati, ha la palla buona per sbloccare il risultato, ma la spreca clamorosamente. Galano lo imita per ben due volte con le sue conclusioni deboli e calciate con poca convinzione. Donnarumma, insuperabile per 47 minuti, sceglie invece il momento peggiore per deliziarci con la sua prima “papera” in maglia biancorossa: a dieci secondi dall’intervallo. Una botta tremenda a livello psicologico, soprattutto per una squadra che sta lavorando tanto su quell’aspetto.

Bologna - Bari

Frittata di Donnarumma e Laribi sblocca il risultato © photo Lapresse

Infatti nel secondo tempo, la tanto attesa reazione, non arriva. Un po’ per mancanza di lucidità, un pò per poca determinazione, nonostante mister Nicola si giochi il tutto per tutto mandando in campo anche Stevanovic e De Luca a far compagnia a Galano e Caputo. Inoltre, l’alto dispendio di energie del primo tempo, fa inevitabilmente crollare la squadra a livello atletico e fisico esponendola ancor di più agli attacchi dei padroni di casa… ma quando c’è anche uno svantaggio da recuperare, il tutto diventa ancora più difficile.

Dopo Varese, Vercelli e Crotone, si torna a casa a mani vuote per la quarta volta consecutiva. Nulla a che vedere però con quelle trasferte. Questo è un k.o. ben diverso. Sconfitti ma a testa alta e con la consapevolezza dei propri mezzi, del proprio carattere e purtroppo anche dei propri limiti, venuti fuori soprattutto nella ripresa: la difesa subisce gol da dodici partite consecutive ma è preoccupante allo stesso modo la sterilità offensiva. In quattro delle ultime cinque partite il tabellino ha registrato uno 0 alla voce “gol fatti” e uno dei due realizzati è arrivato su calcio di rigore. La fase di recupero palla è efficace, ma se non si concretizzano le occasioni da gol è inutile stare qui a parlare.

C’è molto da lavorare, ma questo mister Nicola lo sa. Perdere a Bologna ci sta. Il rammarico purtroppo è per ben altre sconfitte… nel frattempo godiamoci questo spettacolo di curva

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N.I.

 

 

 

 

 

 

 

Bari – Avellino 4-2. Tabellino e pagelle

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BARI: Donnarumma; Salviato, Contini, Ligi, Sabelli (76′ Calderoni); Romizi, Sciaudone, Defendi; Stevanovic (73′ Galano), Caputo, De Luca (89′ Rossini). A disposizione: Guarna, Filippini, Minala, Stoian, Woslki, Rozzi. All. D.Mangia.

AVELLINO:  Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa; Bittante (56’Zito), Konè, Arini, Schiavon (68′ Soumarè), Visconti; Comi (70′ Pozzebon), Castaldo. A disposizione: Frattali, Arrighini, Regoli, Vergara, Angeli, Filkor. All. M.Rastelli.

Arbitro: Fabbri di Ravenna

Marcatori: 8′ Romizi (B), 13′ Caputo (B), 26′ Comi (A), 50′ Sabelli (B), 70′ Castaldo (A), 94′ Caputo rig. (B)

Ammoniti: Caputo (B), Schiavon (A), Bittante (A), Romizi (B), Salviato (B), Arini (A), Konè (A), Pisacane (A)

 

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I giocatori di “poker” che hanno sbancato l’Avellino

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DONNARUMMA 7,5: Tra i pali si conferma un gatto. Quasi ci arriva sul gol di Comi. Straordinario riflessi su Konè, Comi e Soumarè nel finale. Dalle “insolite” uscite a centro area, si capisce che è in fiducia. PROVVIDENZIALE

SALVIATO 5,5: Non sfigura come in altre occasioni e si fa anche apprezzare con qualche discesa. E’ più difensore che terzino. Ma non sale in tempo e mantiene in gioco Comi in occasione del primo gol. APPREZZABILE

CONTINI 6,5: Nonostante le amnesie dell’intero reparto, si conferma il migliore della retroguardia. Gioca in sicurezza e con esperienza senza mai rischiare. VETERANO

LIGI 5,5: Sul secondo gol si fa anticipare nettamente da Castaldo. Di testa, pur con la sua altezza, arriva sempre un attimo in ritardo, soffrendo per tutta la partita. INCERTO

SABELLI 7: A sorpresa viene schierato a sinistra. Appare un po’ spaesato e non è efficace come in altre occasioni. Si perde Comi, ma si fa perdonare con il primo gol in carriera. Esce stremato. INESAURIBILE

ROMIZI 7,5: Il gol è una perla come al solito. Ma impressiona per l’intensità e la grinta con la quale va a contrastare tutto e tutti. E’ ovunque e non si ferma mai. Autentico leader . DURACELL

SCIAUDONE 7,5: Anche lui come Romizi, non ha un momento di pausa. Non segna, ma regala un altro assist a Caputo dopo quello di Catania e si procura furbescamente un rigore alla fine di una discesa…al 92’… 4 POLMONI

DEFENDI 6,5: Primo tempo di sostanza. Viene fuori nella ripresa, quando la sua corsa e la sua freschezza diventano fondamentali con Romizi e Sciaudone in leggero calo. Sbaglia qualche passaggio di troppo. DIESEL

STEVANOVIC 6,5: Teoricamente è l’esterno destro d’attacco, ma in molte occasioni si stacca e si mette tre le due linee di centrocampo e attacco come trequartista. Avvia l’azione del secondo gol. ISPIRATORE

CAPUTO 7,5: Il movimento sul primo palo in occasione del raddoppio è da grande attaccante. Nell’area piccola son tutte sue. Dopo quello in amichevole col Marsiglia, trasforma freddamente il primo rigore stagionale. IMPLACABILE

DE LUCA 6,5: Partita di enorme sacrificio per il folletto biancorosso. Non si vede tanto in zona offensiva se non in un’unica occasione…decisiva, con lo splendido assist per Sabelli.  SACRIFICATO

GALANO 6: Al rientro dopo l’infortunio di Vicenza. Ha la voglia di spaccare il mondo perché sa di dover sudare tanto per riprendersi il posto da titolare. Micidiale nelle ripartenze, sfiora il gol che poteva chiudere prima il match. SMANIOSO

CALDERONI SV

ROSSINI SV

Caputo, Sabelli e Romizi: Bari, ma con questo “poker” tu ci vizi. Bari – Avellino 4-2

E’ indubbio che giocare la domenica faccia sempre respirare quel pizzico d’aria di serie A. La stessa che, dopo oggi, è lecito sognare per merito di questo pubblico, questa rosa e queste prestazioni. Dopo il Catania, viene spazzato via non senza qualche sofferenza anche l’Avellino ex capolista e in striscia positiva da sei giornate. Agata Christie sosteneva “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”: non ci resta che aspettare sabato e la trasferta di Varese, ma per adesso il Bari risponde presente all’appello delle pretendenti alla promozione nella massima serie.

Vittoria importantissima, utile non solo a far crescere ancor di più il morale di tutto l’ambiente proprio come nella cavalcata finale dell’anno scorso, ma anche da un punto di vista tecnico, dando conferma che la vittoria di sette giorni fa in casa di un Catania disastrato e disastroso (sconfitto pesantemente sabato a La Spezia) non è arrivata per caso o per troppi demeriti dei siciliani.

Il mai domo Avellino di Rastelli, si dimostra squadra di ottimo livello, comprovando di meritare la posizione occupata in classifica: sull’esperienza dello scorso campionato, sono certo che questa volta gli irpini continueranno stabilmente a veleggiare nella zona playoff sino a fine campionato.

Squadra che vince, non si cambia. Mangia dà ragione in qualche modo alla teoria del compianto Boskov e dà fiducia in toto alla squadra vittoriosa in Sicilia, con la sola eccezione dell’ovvio ritorno tra i titolari del nazionale Sabelli. Ma a sorpresa, non nella sua posizione di destra al posto di Salviato, bensì sul lato opposto, facendo rifiatare e dando un giusto turno di riposo ad un Calderoni apparso poco brillante sino a questo momento. Ma la chiave di lettura, potrebbe essere anche un’altra, ossia che mister Mangia non vuole rischiare di dover perdere per squalifica entrambi i terzini, considerato il loro stato di diffida. Per il resto, tutto confermato. Strano a dirsi, ma è ancora panchina per Galano.

Come con il Catania, il Bari parte fortissimo e sblocca la partita nei primi dieci minuti. Primo gol al “San Nicola” per uno straordinario e sontuoso Romizi, bravo a trafiggere Gomis con un missile da fuori area come solo lui sa fare: le prodezze di Empoli, Carpi e Trapani sono infatti ancora presenti nella memoria di molti, soprattutto in quella del sottoscritto.

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Romizi colpisce dalla “sua mattonella” e sblocca il risultato © photo LaPresse

Grinta, voglia, determinazione e forma fisica straripante. Sono questi gli aspetti che emergono su tutti, soprattutto nel primo tempo e il raddoppio di Caputo ne è la evidente dimostrazione: azione da manuale con palla recuperata a centrocampo, ripartenza veloce con Stevanovic, inserimento di Sciaudone sulla destra premiato perfettamente dal serbo, cross sul primo palo e gol del capitano. Roba da far vedere nelle scuole calcio.

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Il raddoppio firmato da Ciccio Caputo © photo LaPresse

Ma calma. Non tutto è perfetto in questo Bari. Comprese la gare di coppa Italia, soltanto due volte la porta è rimasta inviolata: l’esordio vincente a Chiavari e, paradossalmente, contro quel Livorno che ultimamente sta relegando goleade un po’ a tutti. Le amnesie e le sofferenze sulla palle alte o su quelle inattive continuano. L’intero versante sinistro sembra meno vivace, con Sabelli forse spaesato e Defendi e De Luca attenti più in fase di copertura che offensiva. Il doppio vantaggio inevitabilmente fa rallentare il ritmo, ma con squadre come quella irpina la prima disattenzione la paghi caramente. Ed infatti, il “conte Dracula” Comi ne approfitta due volte in pochi minuti, ma fortuna vuole che nella seconda occasione la bandierina dell’assistente Fabbri è alzata. L’intervallo arriva nel momento giusto per i biancorossi.

L’inizio di ripresa è copia di quello del primo tempo. Partenza sprint e non è un caso che il terzo gol arrivi sempre nei primi minuti e proprio da quel lato sinistro apparso in difficoltà sino a quel momento. De Luca si accentra come a Catania, ma stavolta invece di calciare, serve un cioccolatino per Sabelli che non può sbagliare. Primo gol tra i professionisti per lui e per il futuro terzino della nazionale. Anche se il ct dell’Under 21 Di Biagio, pare non lo abbia ancora capito…

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Il primo gol in carriera di Sabelli © photo LaPresse

Per l’Avellino potrebbe essere il colpo del ko, invece reagisce quasi subito e si rende pericoloso con la solita terribile coppia Comi-Castaldo. E in che modo? Sempre con colpi di testa: sul primo è superlativa la risposta di Donnarumma, ma sul secondo purtroppo deve capitolare. Inevitabile da quel momento in poi la sofferenza finale, complice anche il calo fisico di alcuni elementi della squadra; diversi sprechi di preziose ripartenze a causa di passaggi sbagliati per evidente mancanza di lucidità. Ma nel recupero, l’inesauribile Sciaudone ha ancora la forza per un ultimo scatto, procurandosi il primo rigore stagionale, in maniera piuttosto furbesca. Ciccio non lo sbaglia. E con questo sono 5 in 7 partite. Fischio finale.

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Caputo trasforma il primo rigore stagionale del Bari. © photo LaPresse

Quarto risultato utile consecutivo. Cominciamo anche a divertirci. Che il trenino si sia rimesso sui binari giusti?

N.I.

Catania – Bari 2-3. Tabellino e pagelle

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CATANIA: Anania; Garufi (85’ Parisi), Peruzzi, Sauro, Monzon; Escalante, Martinho, Rosina; Marcelinho (76’ Chrapek), Calaiò, Leto (56’ Barisic). A disposizione: Frison, Aveni, Ramos, Di Grazia, Gallo. All. G.Sannino.

BARI: Donnarumma; Salviato (72′ Camporese), Contini, Ligi, Calderoni; Romizi, Sciaudone, Defendi (83’ Rossini); Stevanovic, Caputo, De Luca (58’ Stoian). A disposizione: Guarna, Filippini, Wolski, Minala, Gomelt, Rozzi, Galano. All. D.Mangia.

Arbitro: Candussio di Cervignano

Marcatori: 5′ Caputo (B), 20’ Rosina rig. (C), 33’ De Luca (B), 53′ De Luca (B), 66’ Rosina rig. (C)

Ammoniti: Sciaudone (B), Martinho (C), Romizi (B), De Luca (B), Peruzzi (C), Salviato (B), Barisic (C), Monzon (C), Stoian (B), Rosina (C)

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La formazione che ha sbancato il “Cibali”

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DONNARUMMA 7: Quasi prende il primo rigore. Attento su Leto nel primo tempo, prodigioso su Calaiò ad inizio ripresa. Risponde così ai fischi della settimana scorsa. BENTROVATO

SALVIATO 5,5: Sua la rimessa che lancia Sciaudone per lo 0-1. Si impegna tanto, ma spesso è fuori posizione. Era fermo da tempo ed esce sfinito. Non è Sabelli. LODEVOLE

CONTINI 7,5: Attento e concentrato per tutta la gara. Fa ripartire diverse volte l’azione con tranquillità, ora con passaggi brevi ora con lanci lunghi (di destro!). Salva i 3 punti con un prodigioso intervento su Rosina. INSUPERABILE

LIGI 6: Torna titolare dopo le due panchine consecutive. Si fa trovare comunque pronto e tiene a bada Calaiò senza soffrire più di tanto, tranne in un’occasione. AFFIDABILE

CALDERONI 6: Non è ancora efficace come quello dei bei tempi, ma oggi toccava lui spingere di più vista l’assenza di Sabelli. Prestazione positiva ma solo rispetto alle ultime uscite. IN CRESCITA

ROMIZI 7:  Tanta qualità e quantità al servizio della squadra. Vederlo giocare in mezzo al campo è sempre un piacere. Per Donati non sarà facile riprendersi il posto. IMPRESCINDIBILE

DEFENDI 6: Primo tempo positivo. Arriva spesso prima degli avversari sulle seconde palle. Ma ingenuamente causa il secondo rigore e con un inspiegabile retropassaggio quasi lanciau un contropiede del Catania.  CORRIDORE

SCIAUDONE 6,5: Assist geniale e preciso per Caputo. Tanto sfortunato quanto ingenuo nell’azione da rigore. Nella ripresa è ovunque e fa rifiatare la squadra con le sue discese individuali. Poi ecco la foto di rito nello spogliatoio a fine gara. SELFIE-MAN

STEVANOVIC 7: Il suo talento ed il suo estro a tratti anarchico fa arrabbiare a volte Mangia. Ma lui è così. Riesce a replicare lo stesso cross-gol di una settimana fa. E’ di un’altra categoria. SUPERIORE

CAPUTO 7: Terzo gol in campionato per lui. Agganciato Tovalieri nella classifica all-time dei biancorossi. Colpisce una traversa clamorosa. E come protegge palla lui, ce ne sono davvero pochi in serie B. MAESTRO

DE LUCA 7,5: E’ lui il primo “doppiettista” di stagione. Dimostra di essere in giornata con l’assist di tacco per la traversa di Caputo. Un altro gol di testa nonostante i suoi 168 cm, il secondo invece è di una precisione disarmante. Festeggia al meglio il 23esimo compleanno. TANTI AUGURI ZANZARA!

STOIAN 6: Entra bene in partita ed è già qualcosa. Prezioso nel conquistarsi diversi calci di punizione in zona offensiva. Autore di una diagonale difensiva da brivido che quasi costava un gol. PRATICO

CAMPORESE 6: Una ventina di minuti da terzino destro al posto di Salviato. Non è il suo ruolo, ma dimostra la giusta tenacia e attenzione richiesta. CONSISTENTE

ROSSINI 6: Nel finale viene buttato nella mischia per respingere gli assalti catanesi. La sua altezza torna utile con un paio di spizzate efficaci. POSSENTE