Bologna – Bari 2-0. Tabellino e pagelle

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BOLOGNA: Coppola; Ceccarelli (67′ Garics), Oikonomou, Maietta,  Morleo; Bessa, Matuzalem, Zuculini (86′ Casarini); Laribi; Acquafresca, Cacia. A disposizione: Stojanovic, Paez, Masina, Giannone, Perez, Improta, Troianiello. All. D.Lopez.

BARI: Donnarumma; Camporese, Contini, Ligi (62′ Stevanovic); Sabelli, Donati, Romizi, Defendi (31′ Salviato); Sciaudone (62′ De Luca); Galano, Caputo. A disposizione: Guarna, Filippini, Gomelt, Minala, Wolski, Stoian. All. D.Nicola.

Arbitro: Mariani di Aprilia

Marcatori: 47′ pt Laribi (BO), 71′ Laribi (BO)

Ammoniti: Oikonomou (BO), Cacia (BO), Matuzalem (BO), Sciaudone (BA), Caputo (BA), Contini (BA)

Espulso: Oikonomou (BO) per doppia ammonizione

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La formazione scesa in campo al “Dall’Ara”

Pagelle

DONNARUMMA 6: Primo tempo da 8 con interventi straordinari su Bessa e Acquafresca. Poi la frittata a dieci secondi dall’intervallo. PASTICCIONE

CAMPORESE 6: Concentrato e attento per tutta la partita. Qualche piccola sbavatura nel secondo tempo complice la stanchezza. Prova comunque positiva. RECUPERATO

CONTINI 6,5: Un leone in gabbia. Soliti errori quando prova ad impostare, ma annulla Cacia, respinge tutti i traversoni di testa e senza paura rischia sempre la scivolata efficace. MAESTRO

LIGI 6: Conferma i miglioramenti visti nella gara con il Trapani. Sta ritrovando la fiducia nei propri mezzi e lo si vede nella tranquillità con la quale va a contrasto e gli errori sempre meno presenti. RITROVATO

SABELLI 5,5: Prima mezz’ora come al solito a mille all’ora. Ingaggia un bel duello con Morleo, mettendolo spesso in difficoltà. L’infortunio di Defendi lo fa spostare a sinistra, con conseguente perdita di intensità e soffrendo la coppia Zuculini-Garics. INTERCAMBIABILE

ROMIZI 6,5: Corre per due in mezzo al campo. La palla dai piedi non gliela si toglie mai, nemmeno quando si trova accerchiato da tre avversari: ne viene fuori sempre con grande classe e a volte fortuna. Toglieteci tutto ma non il nostro Romizi. INDOMITO “BREIL”

DONATI 6: L’età avanza anche per lui e non riesce a mantenere standard elevati per tutta la gara. La classe non si discute e una sua gran giocata manda in porta Caputo che però spreca. Un problema muscolare lo limita nel finale di gara. TENACE

DEFENDI 6: Il solito assassino Matuzalem lo mette fuori causa dopo una discreta mezz’ora di gioco, anche se soffre non poco le discese di Zuculini e Ceccarelli. AZZOPPATO

SCIAUDONE 5: Non riesce a ripetere la bellissima prestazione col Trapani. Pochissimi inserimenti e i pochi palloni giocabili li gestisce con passaggi finali lenti e pigri. Ammonito come sempre, sarà squalificato. SBIADITO

GALANO 5,5: Sono sue le occasioni più pericolose del match. Bravissimo il portiere a respingere, ma quando ci metterà la convinzione e la cattiveria giusta nel calciare? SPUNTATO

CAPUTO 5: Come a Crotone: gli capita una palla e riesce sbagliarla in maniera clamorosa, colpendola non si sa come. Nel secondo tempo potrebbe servire Sabelli, meglio posizionato, ma preferisce tuffarsi in area e prendersi il giallo per simulazione. DA CICCIO A “CIUCCIO” CAPUTO

SALVIATO 5,5: Non sfigura e non fa danni evidenti. E’ questa è già una notizia. Colpevole meno degli altri sul raddoppio di Laribi. Prova anche il tiro dalla distanza: la palla finisce nel parcheggio dell’ “Dall’Ara”… INSIPIDO

STEVANOVIC 5,5: L’atteggiamento col quale entra in campo è al solito sconcertante. Un colpo di tacco inutile fa imbestialire Nicola. Ma entra nelle uniche due occasioni più pericolose della ripresa. SORNIONE

DE LUCA 5: Sarebbe da s.v., eppure gioca più di mezz’ora. Non si vede mai. FANTASMA

Altra trasferta, altra sconfitta. Ma stavolta la testa è alta. Bologna – Bari 2-0

Niente da fare, il “Dall’Ara” continua a confermarsi campo storicamente maledetto in grado di regalare solo delusioni e pochissime gioie. È vero, l’ultimo precedente del 2011 ci ha visto vittoriosi con un sonoro 0-4, ma quella stessa partita viene ricordata non tanto per la tripletta e la scoperta di tal Francesco Grandolfo, quanto più per il fatto di esser finita nell’inchiesta del calcioscommesse tanto “cara” ai tifosi biancorossi e soprattutto per essere stato l’ultimo match giocato in serie A.

La serie A… beh, dopo la sconfitta di oggi (la settima su sedici partite totali di campionato) diventa un obiettivo lontano e ancor più complicato da raggiungere, anche perché il fondamentale mercato di gennaio è distante sì “solo” un mese, ma nel mezzo ci sono ancora cinque giornate da giocare prima dell’attesa pausa invernale e conseguente fine del girone di andata. Il rischio di perdere altri punti è elevato.

La classifica è cortissima, ma non mente mai e ad oggi, il Bari è più vicino ai playout (+2) che ai playoff (-5): niente male per una squadra che avrebbe dovuto ammazzare il campionato…. 19 punti in 16 giornate sono una miseria e partita dopo partita, è sempre più netta la sensazione che la rosa pecchi a livello numerico e di qualità e sia assortita in maniera non così omogenea. Per questo motivo occorre intervenire in modo deciso nel mercato di riparazione, se davvero si vuole tornare ad ambire a qualcosa di importante.

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Sconfitti ma ugualmente applauditi. Qualcosa è cambiato. © photo Giuseppe Corcelli

Ad allontanarci sempre più dalla massima serie, è sempre lui: Karim Laribi. Nemmeno sei mesi fa, ci aveva giustiziato nella semifinale di ritorno playoff con il Latina, estromettendoci di fatto dalla finale e scrivendo la parola fine al sogno biancorosso. È destino che debba sempre farci male: anagrammando il suo cognome viene fuori “Il Bari”…  L’italo-tunisino, questa volta si è superato: doppietta e Bologna che ritrova la vittoria dopo un mese, raggiungendo il terzo posto solitario in classifica. Rovinato quindi l’esodo dei quasi tremila sostenitori baresi giunti al “Dall’Ara”, in più viene subito spento il ritrovato entusiasmo in casa Bari post arrivo di Nicola e vittoria sul Trapani. A differenza dell’ultimo successo in trasferta a casa Catania, questa volta, il pranzo domenicale è indigesto.

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La maglia commemorativa dedicata a Klas Ingesson © photo Lapresse

Per la sfida in memoria del compianto Klas Ingesson e contro una squadra anch’essa rilevata da una nuova società e presidenza, mister Nicola sposa in pieno la filosofia “Boskoviana” e dà nuovamente fiducia agli stessi uomini che hanno battuto il Trapani nello scorso turno. La risposta dei ragazzi sul campo è sorprendente, probabilmente il migliore Bari visto lontano dal “San Nicola”: Bologna affrontato a viso aperto, grande intensità di gioco e pressing alto come richiesto dall’allenatore. Occasioni da una parte e dall’altra. La difesa soffre soprattutto sul lato sinistro (complice anche l’uscita di Defendi per infortunio) le discese e le iniziative di Zuculini e Ceccarelli, ma tutto sommato riesce a reggere. Caputo servito splendidamente da Donati, ha la palla buona per sbloccare il risultato, ma la spreca clamorosamente. Galano lo imita per ben due volte con le sue conclusioni deboli e calciate con poca convinzione. Donnarumma, insuperabile per 47 minuti, sceglie invece il momento peggiore per deliziarci con la sua prima “papera” in maglia biancorossa: a dieci secondi dall’intervallo. Una botta tremenda a livello psicologico, soprattutto per una squadra che sta lavorando tanto su quell’aspetto.

Bologna - Bari

Frittata di Donnarumma e Laribi sblocca il risultato © photo Lapresse

Infatti nel secondo tempo, la tanto attesa reazione, non arriva. Un po’ per mancanza di lucidità, un pò per poca determinazione, nonostante mister Nicola si giochi il tutto per tutto mandando in campo anche Stevanovic e De Luca a far compagnia a Galano e Caputo. Inoltre, l’alto dispendio di energie del primo tempo, fa inevitabilmente crollare la squadra a livello atletico e fisico esponendola ancor di più agli attacchi dei padroni di casa… ma quando c’è anche uno svantaggio da recuperare, il tutto diventa ancora più difficile.

Dopo Varese, Vercelli e Crotone, si torna a casa a mani vuote per la quarta volta consecutiva. Nulla a che vedere però con quelle trasferte. Questo è un k.o. ben diverso. Sconfitti ma a testa alta e con la consapevolezza dei propri mezzi, del proprio carattere e purtroppo anche dei propri limiti, venuti fuori soprattutto nella ripresa: la difesa subisce gol da dodici partite consecutive ma è preoccupante allo stesso modo la sterilità offensiva. In quattro delle ultime cinque partite il tabellino ha registrato uno 0 alla voce “gol fatti” e uno dei due realizzati è arrivato su calcio di rigore. La fase di recupero palla è efficace, ma se non si concretizzano le occasioni da gol è inutile stare qui a parlare.

C’è molto da lavorare, ma questo mister Nicola lo sa. Perdere a Bologna ci sta. Il rammarico purtroppo è per ben altre sconfitte… nel frattempo godiamoci questo spettacolo di curva

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N.I.