Bari – Vicenza 0-1. Tabellino e pagelle

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BARI: Guarna; Salviato, Rinaudo, Filippini; Sabelli, Minala (77′ Boateng), Romizi, Defendi (46′ Calderoni); Bellomo; Caputo (46′ De Luca), Ebagua. A disposizione: Donnarumma, Micai, Rada, Benedetti, Contini, Minicucci.  All. D.Nicola.

VICENZA: Vigorito; Sampirisi, Brighenti, Manfredini, D’Elia; Cinelli, Di Gennaro, Moretti (89′ Sbrissa); Laverone, Petagna (75′ Cocco), Vita (60′ Spinazzola). All. P.Marino.

Arbitro: Baracani di Firenze

Marcatori: 73′ Petagna (V)

Ammoniti: Defendi (B), Rinaudo (B), Cinelli (V), D’Elia (V), Brighenti (V), Petagna (V), Salviato (B), Sabelli (B)

 

BARIVICENZA

La formazione incapace di creare zero occasioni da gol col Vicenza

 

Pagelle

GUARNA 6: Rivede il campo dopo sei mesi e tanta inaspettata panchina. Di lui si ricorda solo l’attesa ovazione ricevuta dalla curva, per il resto non è mai impegnato ed è incolpevole sul gol. BENTORNATO

SALVIATO 5: La sua fortuna è che nessuno dei difensori in rosa meriti il posto più di un altro. Altrimenti la titolarità la vedrebbe col binocolo. Complice Sabelli, vive un secondo tempo in continua sofferenza. Il cross del gol arriva dalle sue parti. INADATTO

RINAUDO 5,5: Dovrebbe portare sicurezza ed esperienza al reparto difensivo. Il Vicenza non attacca molto, ma si fa sorprendere da Petagna nell’unica occasione ospite forse anche disorientato dalla presenza di Calderoni. NE’ CARNE NE’ PESCE

FILIPPINI 5,5: Il vivace Laverone è un brutto cliente ma l’ex laziale riesce a contenerlo seppur in maniera disordinata e non senza qualche affanno di troppo. La gara di Livorno sembra avergli tolto qualche certezza. IMBRIGLIATO

SABELLI 5: Al rientro dopo tre settimane, si vede che non è al top fisicamente. Pochissime discese, resta più ancorato a dare una mano in difesa, proponendosi raramente. Nel secondo tempo viene travolto dalla coppia D’Elia-Spinazzola. OPACO

ROMIZI 5,5: Grintoso e voglioso come sempre, ma stavolta il fisico non sembra accompagnarlo, complici le tre settimane di stop. In più viene poco coinvolto visti gli innumerevoli lanci lunghi dalla difesa. EMARGINATO

MINALA 5: Bissa la brutta prestazione di Livorno. Poco considerato nella manovra, spesso quando ha la palla temporeggia troppo perdendo un tempo di gioco invece di velocizzare l’azione. EVANESCENTE

DEFENDI 5: Gioca solo un tempo. E lo fa come ormai siamo abituati a vederlo nelle ultime settimane: fuori ruolo e mai pericoloso. Si fa anche ammonire.  SVANITO

BELLOMO 5: Non si capisce la sua reale posizione in campo. Ora dietro le punte, ora largo a destra ora a sinistra. In ogni caso, non viene mai realmente considerato nel vivo del gioco. La sua punizione è l’unico tiro verso la porta della partita. INCONCLUDENTE

CAPUTO 5: Nicola lo premia con la maglia da titolare dopo il gol e “mezzo” di Livorno. Nell’intervallo resta negli spogliatoi, ma nei 45 minuti giocati lascia poche tracce. Fortuna per lui che non è il solo. INVISIBILE

EBAGUA 5: L’intesa con Caputo non è delle migliori, ma il gigante nigeriano dimostra di essere anche lui in giornata no essendo continuamente sovrastato in marcatura da Manfredini. Un bel tentativo in rovesciata e stop. SOTTOTONO

DE LUCA 5: Il suo ingresso non porta gli effetti sperati. Non fa molto di più rispetto a Caputo ed Ebagua. Ma non è colpa sua se è poco supportato dal resto della squadra. ANONIMO

CALDERONI 4,5: Quelle rare volte che supera la metà campo spara inutili cross dalla trequarti quasi sempre sbilenchi o respinti dal difensore che ha davanti. In più si fa anticipare da Petagna sul gol. DISASTROSO

BOATENG 6: Pochi minuti, ma abbastanza vivaci coi quali prova almeno a dare la sveglia in avanti e che porta ad un tiro debole di poco fuori. FELINO

 

Scherzo di carnevale firmato Petagna. Ma questo Bari è una lagna. Bari – Vicenza 0-1

“Addo ma sci co chessa squadr?” Non manca ormai molto per tornare a sentir di nuovo riecheggiare questo coro dagli spalti del “San Nicola”. Proprio come accadeva diversi anni fa quando il gioco espresso in campo, specialmente con Carboni o Tardelli in panchina (ma anche col duo Alberti/Zavattieri sino a marzo scorso…), lasciava molto a desiderare e l’obiettivo finale del campionato finiva con l’essere una risicata e sofferta salvezza.

Dopo il cambio della guida tecnica e dodici partite, è giusto provare a tracciare un primo bilancio sulla gestione Nicola. I numeri non sono per nulla dalla parte dell’ex tecnico del Livorno che ha perso la metà delle partite da quando siede sulla panchina biancorossa e collezionato quindi le stesse sconfitte (sei) del suo predecessore Mangia ma con due partite in meno. Dopo il giusto periodo di assestamento e conoscenza della rosa prima e il mercato di gennaio poi, era lecito aspettarsi un’inversione di rotta, ma la svolta tanto attesa non è minimamente arrivata né sul gioco né tantomeno nei risultati, o per lo meno si è vista solamente a sprazzi.

Una sola vittoria (nemmeno così meritata o limpida) nelle ultime sette partite sono davvero poca roba, indipendentemente dal fatto che si voglia puntare ai playoff o che si voglia salvarsi. La salvezza… Eh sì perché ormai bisogna guardarsi più alle spalle che in avanti: li dietro cominciano a correre e a fare punti un po’ tutte e adesso a tre punti di distanza, non ci sono più i playout bensì la retrocessione diretta.

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Il tecnico Nicola ed il ds Antonelli © photo Repubblica Bari

La pesante sconfitta di Livorno deve aver lasciato evidentemente parecchie scorie nelle menti di allenatore e giocatori. Inoltre il Vicenza, è in grandissima forma e ha cominciato alla grande questo girone di ritorno: un pareggio e tre vittorie consecutive la fanno stazionare in piena zona playoff.  Questi due elementi, devono esser bastati a convincere il tecnico Nicola ad impostare la gara in maniera prettamente difensiva.

“Prima cosa, non prenderle. E una volta recuperata palla, buttiamola in avanti e speriamo in Ebagua”. Dovrebbe essere stato questo il diktat di Nicola ai suoi ragazzi. Il condizionale è d’obbligo, ma in base a quanto “ammirato” sul terreno di gioco, credo di non essermi sbagliato di molto. Quella con il Vicenza è una sconfitta che sancisce una preoccupante involuzione di gioco (non che prima fosse così limpido…) e una scarsa condizione fisica di molti elementi scesi in campo. Inoltre, è ormai chiaro che il modulo di gioco (indipendentemente dal fatto di giocare in trasferta o in casa) non è il 3-4-1-2 ma un catenacciaro 5-3-2, con Sabelli e Defendi molto bassi e mai realmente propositivi in fase offensiva.

Il rientro di Romizi a centrocampo è passato praticamente inosservato: lui, Minala e Bellomo (la cui collocazione in campo resta un mistero) dovrebbero essere gli interpreti in grado di velocizzare la manovra e creare rifornimenti alle due punte… ma come possono farlo se vengono sistematicamente saltati e mai coinvolti, perché i “tecnicissimi” Salviato e Rinaudo tendono solo a spazzare via la palla o a lanciare lungo verso Ebagua?

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La delusione a fine gare di mister Nicola e dei giocatori baresi © photo Repubblica Bari

Il Vicenza passa col minimo sforzo, bravo a colpire con Petagna (al primo gol tra i professionisti) nell’unica vera azione pericolosa, approfittando del solito errore di piazzamento della linea difensiva… nonostante il rilancio di Guarna tra i pali e l’esordio tra i titolari di Rinaudo, c’è sempre qualcosa che non va lì dietro. Un po’ come la somma algebrica: possiam mettere chiunque e cambiare continuamente gli interpreti, ma alla fine il risultato non cambia.

Zero idee, tanta confusione e nessuno spunto pericoloso. Non riuscire a creare un’azione o una trama offensiva in 90 e passa minuti è a dir poco imbarazzante. La squadra dopo quasi tre mesi è apparsa più anonima di quella di Mangia. Ancor più grave è il dato statistico riguardante le conclusioni verso la porta: 0. Gli unici due tentativi di Boateng (tiro strozzato) e Bellomo (calcio di punizione) sono comunque finiti fuori dallo specchio e soprattutto registrati ai minuti 78 e 83. Alla fine, i guanti del portiere ospite di riserva Vigorito, resteranno immacolati.

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Il gol di Petagna, abile ad inserirsi tra Calderoni e Rinaudo © photo LaPresse

Dopo Perugia, Carpi, Ternana e Spezia, a festeggiare al “San Nicola” sono gli altri biancorossi. Merito dell’ottimo Pasquale Marino, bravo a risollevare nel tempo una squadra creata in dieci giorni per affrontare il campionato di B. Cosa che invece non è riuscita a fare questa società, seppur avendo avuto a disposizione molto più tempo e una parte finale del campionato scorso da prendere come esempio. Invece no, rivoluzioni e stravolgimenti continui che non hanno portato a nulla… anche quest’anno, ci aspetta la solita deludente stagione con una salvezza da raggiungere il prima possibile, ma non sarà facile se si “gioca” come con il Vicenza. E meno male che quest’anno non c’è nessuna penalizzazione a giustificare l’attuale classifica…

N.I. 

 

 

Bari – Frosinone 4-0. Tabellino e pagelle

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BARI: Donnarumma; Salviato, Camporese, Filippini; Schiattarella (78′ Calderoni), Minala, Donati, Defendi; Galano (66′ Bellomo), De Luca (81′ Caputo); Ebagua. A disposizione: Guarna, Micai, Castrovilli, Boateng.  All. D.Nicola.

FROSINONE: Pigliacelli, Zanon (71′ Curiale), Russo, Blanchard, Crivello; Paganini (71′ Carlini), Gori (57′ Frara), Gucher, Soddimo; D.Ciofani, Dionisi. A disposizione: Zappino, Pamic, M.Ciofani, Sammarco, Cosic, Masucci. All. R. Stellone.

Arbitro: Manganiello di Pinerolo

Marcatori: 2′ De Luca (B), 46′ pt aut. Zanon (F), 52′ Ebagua (B), 82′ Ebagua (B)

Ammoniti: Minala (B), Gori (F), Russo (F), Donati (B), Dionisi (F), Paganini (F)

Espulso: Dionisi (F) per proteste

 

BARFRO

La formazione scesa in campo nell’anticipo col Frosinone

 

Pagelle

DONNARUMMA 6,5: Conferma il suo momento positivo con almeno tre interventi efficaci tra primo e secondo tempo. Sta acquisendo più fiducia in sè stesso e lo si vede anche in campo. PUNTUALE

SALVIATO 6,5: L’assist dell’1-0 su punizione e il salvataggio sulla linea dell’eventuale 3-1 sono le ciliegine su una prestazione difensiva affannosa ma comunque positiva. RIVALUTATO

CAMPORESE 6,5: Stilisticamente non sarà il massimo ma è preciso in tutti i suoi interventi. Balla pericolosamente insieme a tutta la retroguardia all’inizio, ma alla distanza ne esce alla grande tenendo a bada con l’esperienza un cliente come Ciofani. SICUREZZA

FILIPPINI 7: partita perfetta la sua. Sempre più a suo agio in quel ruolo. Corre come un forsennato e cerca sempre l’anticipo, annullando di fatto Paganini. Dimostra di essere all’altezza della situazione. Sarà un caso ma con lui titolare nei tre di difesa, zero gol subiti (Latina, Entella e Frosinone). Un ciaone a Mangia. COMBATTENTE

SCHIATTARELLA 6,5: E’ dappertutto. Fa su e giù per la fascia, facendosi trovare sempre al posto giusto sia in fase difensiva che in quella offensiva. Acquisto azzeccato e perfetto per questo modulo. Esce sfinito tra gli applausi. FRECCIAROSSA

MINALA 7: Domina la scena in mezzo al campo. Giocate di fino e leziosismi che spaccano in due e fanno ammattire il Frosinone. Ammonito, stavolta riesce a controllarsi negli interventi successivi. SONTUOSO

DONATI 6: Esperienza al servizio della squadra, soprattutto quando si tratta di lottare su palle sporche arrivate in area o appena fuori. Deve solo limitare di più i troppi errori nei passaggi. Sono sempre almeno 3-4 a partita. GUARDIANO

DEFENDI 6: Partita onesta la sua. Non sfigura e aiuta a controllare in difesa le iniziative ospiti. Stavolta niente errori, anzi si propone anche in attacco con due discese personali che meritavano maggior fortuna. CAPITANO RITROVATO

GALANO 6: Avrebbe voglia di spaccare il mondo. Quando parte palla al piede è imprendibile, ma perde sempre l’attimo giusto. Spreca due occasioni, una per tempo, tardando prima e schiacciando troppo poi, le sue conclusioni. GENEROSO

DE LUCA 7: E’ un altro giocatore. Si vedeva già prima di Natale che la zanzara stava tornando ad essere quella ammirata a Bergamo. Secondo gol consecutivo, sesto in stagione e quarto di testa. Il folletto è tornato imprendibile. TROTTOLA IMPAZZITA

EBAGUA 8: Sfortunato con l’Entella, assist man col Perugia, ecco finalmente i primi gol in maglia biancorossa. Picchiato dal primo minuto dagli avversari, risponde propiziando l’autorete con una mezza girata su autosponda, un cucchiaino dolce su rigore ed una progressione in contropiede al minuto 82. MOSTRUOSO

BELLOMO 6: Torna al “San Nicola” tra gli applausi. Fisicamente non al top, Nicola, a risultato ormai acquisito, gli concede poco meno di mezzora soprattutto per fargli mettere un po’ di minuti nelle gambe. Tornerà utile di sicuro. BENTORNATO A CASA

CALDERONI SV

CAPUTO 5: Fischi forse evitabili al suo ingresso in campo, ma dimostra di meritarseli, non festeggiando con la squadra il 4-0 e al fischio finale, correndo dritto negli spogliatoi senza fermarsi col resto del gruppo per il consueto discorso del mister. Dai Ciccio che a Catania ci sono Gillet, Belmonte ed Almiron che ti aspettano. CIAO CIAO

Ebagua e De Luca show. Al “San Nicola” si gioca a poker. Bari – Frosinone 4-0

Il forte vento freddo soffiato su Bari per tutta la giornata di venerdì, ha provato in qualche modo a rovinare i piani della serata portandosi via l’ennesimo petalo della copertura di un “San Nicola” sempre più nudo e aggravando di fatto l’agibilità dello stadio. La fortuna (insieme ai vigili del fuoco) ha invece fatto si che l’importantissimo anticipo col Frosinone si giocasse regolarmente. E meno male, oserei dire. Perché nonostante il clima invernale, sarebbe stato un peccato non poter assistere al “Giulio Ebagua show” e al tanto rotondo quanto inaspettato successo ai danni della squadra ciociara ottimamente allenata da Roberto Stellone.

Una vittoria per 4-0 non è risultato che si vede molto spesso da queste parti. Roba rarissima. A memoria, l’ultimo è lontano quasi quattro anni, quando si salutava la massima serie in quel di Bologna grazie ad Huseklepp e alla tripletta di Grandolfo, astro nascente rimasto tale e finito troppo presto nel dimenticatoio. In casa invece, una quaterna senza subire reti non la si vedeva dal 1993, primissimo anno di chi vi scrive sulle gradinate del “San Nicola”: la vittima di allora fu pure una squadra gialloblù, il Modena, punito da un’insolita doppietta di Massimiliano Tangorra che mise la sfida in discesa con il gol del vantaggio dopo 120 secondi dal fischio d’inizio.

Il copione viene parzialmente rispettato anche contro il Frosinone. La doppietta porta la firma di Ebagua, finalmente a segno in maglia biancorossa, mentre a sbloccare la partita al 2° minuto ci ha pensato la “zanzara” De Luca, al secondo gol consecutivo (ancora una volta di testa) dopo quello a Perugia di sette giorni fa.

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De Luca sblocca il risultato con il suo sesto gol stagionale © photo LaPresse

Il risultato finale, va detto, punisce oltre modo gli ospiti, autori di una buonissima prestazione mettendo in difficoltà per larghi tratti la formazione barese, soprattutto nel primo tempo. Se qualcuno si limitasse a leggere il risultato, senza aver visto la partita, penserebbe ad un match senza storia, con il Bari padrone del campo per tutta la gara e magari gli ospiti condizionati da un’espulsione. Invece no, nulla di tutto questo. Il Frosinone è si rimasto in inferiorità numerica, ma soltanto al 90° (Dionisi cacciato per proteste) e sul risultato finale ormai acquisito.

Per certi versi, si è verificata la stessa cosa accaduta nell’ultima giornata con lo Spezia, quando il Bari ridotto in dieci ad un minuto dall’intervallo, fu poi condannato troppo severamente con quello 0-3 finale. Partita strana, ma alla fine vinta meritatamente dai ragazzi di Nicola, accompagnati questa volta anche da quella giusta dose di fortuna, come accaduto in occasione del raddoppio nel recupero del primo tempo (autorete dell’ex Zanon) e con il generoso rigore del 3-0 trasformato da Ebagua con un delizioso cucchiaino.

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Il morbidissimo cucchiaino con il quale Ebagua ha realizzato il suo primo gol in maglia Bari © photo LaPresse

L’impronta del tecnico è sempre più radicata nell’indole dei biancorossi, soprattutto quando si tratta di lottare e stringere i denti su tutti i palloni. Il gioco non è ancora così spumeggiante, con la squadra che specie dopo il vantaggio iniziale, tende troppo facilmente ad abbassarsi, lasciandosi schiacciare: normale quando ci si difende con cinque uomini. Ma col tempo arriveranno miglioramenti anche nella velocità di manovra a centrocampo, apparso ancora troppo scollegato con i tre in avanti. E l’arrivo di Bellomo, trovata la condizione necessaria, servirà tantissimo in questo senso.

La nota stonata della serata è rappresentata come al solito da Caputo, nonostante i soli dieci minuti giocati: fischiato sonoramente al suo ingresso in campo (ma anche al cinema, durante l’anteprima del film Una meravigliosa stagione fallimentare), non solo non ha festeggiato coi compagni il gol del 4-0 forse perché deluso dal mancato passaggio di Ebagua, ma al triplice fischio è scappato dritto negli spogliatoi senza fermarsi col gruppo nel consueto discorso finale in cerchio: la frattura con i tifosi è ormai insanabile, Nicola continua a difenderlo ma la fiducia nei suoi confronti non è più quella di una volta, come testimoniano le due panchine consecutive. E’ meglio per tutti che vada via. Anche perché lo zar Protti non può essere superato nella classifica all time dei marcatori biancorossi.

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Ebagua cala il poker in contropiede © photo Giuseppe Corcelli

Gli aspetti positivi invece sono tanti in casa Bari: la porta inviolata per la terza volta nelle ultime quattro uscite casalinghe è indice di un ritrovato ordine difensivo, anche se a tratti ancora troppo “ansioso” e disordinato. De Luca al sesto gol stagionale, è in un momento di forma straordinario e migliora partita dopo partita l’intesa con Galano ed Ebagua, la cui concretezza e lo strapotere fisico fa sognare i tifosi.

Non va dimenticata la costante crescita di Minala e Filippini dal punto di vista tecnico (mandate il DVD della partita a Devis Mangia per favore) e di Galano e Defendi da quello mentale. Ma alla fine, l’unica cosa che conta è la vittoria, la prima del 2015, fondamentale per risalire la classifica e soprattutto per dare continuità ai pareggi con Entella e Perugia.

Già. La continuità. Assolutamente necessaria per sperare in qualcosa di più importante di una semplice salvezza. (Eba)Guai a fermarsi. Uscire indenni da Livorno permetterebbe di affrontare con un altro piglio il successivo doppio turno casalingo con Vicenza e Lanciano. Nel frattempo, il 2 febbraio chiude il mercato di riparazione, con diversi sogni sullo sfondo. Vedremo quale cassetto della scrivania di Paparesta si aprirà: quello di Cassano, di Polenta o di Di Cesare?

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Giulione Ebagua. Il 17 porta bene. © photo Giuseppe Corcelli

N.I.

 

 

 

 

 

Bari – Virtus Entella 0-0. Tabellino e pagelle.

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BARI: Donnarumma; Salviato, Camporese, Filippini; Sabelli, Schiattarella, Romizi (46′ Donati), Defendi, Calderoni (65′ Galano); Ebagua, Caputo (77’st De Luca). A disposizione: Guarna, Ligi, Sciaudone, Gomelt, Boateng, Rozzi. All. D.Nicola.

VIRTUS ENTELLA: Paroni; Belli, Cesar, Russo, Iacoponi; Volpe, Botta, Battocchio; Sansovini (65′ Costa Ferreira), Mazzarani, Lanini (84′ Di Tacchio). A disposizione: Ayoub, Latour, Gerli, Keita, Lewandowski. All. R.Prina.

Arbitro: La Penna di Roma

Ammoniti: Romizi (B), Cesar (VE), Russo (VE)

 

La formazione della prima di ritorno

 

 

Pagelle

DONNARUMMA 6: Altro pomeriggio di assoluta tranquillità e ordinaria amministrazione. La pecca di giornata è l’estrema lentezza nei rinvii di inizio azione. INOCCUPATO

SALVIATO 6: Ormai è evidente la sua affidabilità quando gioca nel terzetto di difesa. Qualche piccola sbavatura ma regala le sue solite perle anche oggi: tiro da centrocampo e punizioni, con rincorsa, alla CR7.  SORNIONE

CAMPORESE 6: Mezzo voto in meno per l’opportunità concessa a campo aperto a Lanini che quasi costa lo 0-1. Respinge di testa tutto ciò che arriva dalle sue parti, talvolta con troppa frenesia e sufficienza. DETERMINATO

FILIPPINI 6,5: Attento e concentrato per tutta la partita. Non sfigura in marcatura su Sansovini e si fa apprezzare in fase di disimpegno. Il ragazzo conferma di saperci fare anche in una difesa a 3. SICUREZZA

SABELLI 6: Difficile vedere un Sabelli continuo e concreto per tutti e 90 i minuti. Come al solito inizia come una furia per poi spegnersi e finire in confusione nella ripresa, con troppi falli inutili ed ingenui. PASTICCIONE

SCHIATTARELLA 6,5: Esordio positivo per lui. Pressa, corre, grida e incita i compagni pur essendo l’ultimo arrivato. Cresce col passare del tempo ed infatti è molto più pericoloso nella ripresa quando passa sulla fascia. CARISMATICO

ROMIZI 6: All’intervallo resta negli spogliatoi e non si sa il motivo. Tra i migliori come sempre, manda in porta Defendi con una gran verticalizzazione ma si becca un’ evitabile ammonizione che gli farà saltare Perugia. RAGIONIERE

DEFENDI 5,5: E’ vero che non riesce mai a giocare due partite consecutive nello stesso ruolo, ma anche stavolta sembra più quello del Bari di Torrente che quello dello scorso anno. Tanti, troppi passaggi sbagliati e poche idee. Spreca una buona occasione anche se da posizione defilata. SMARRITO

CALDERONI 5: In leggero sovrappeso e dopo mesi di inattività non ci si poteva aspettare di più. Primo tempo anonimo, qualcosina di più nella ripresa. Ci vorrà del tempo prima di ritrovare la forma migliore. INCONSISTENTE

CAPUTO 5: Prova a duettare con Ebagua con scarsi risultati. Fallisce un’altra comoda palla gol e si procura forse un rigore che però non gli vien concesso. Torna ad essere sostituito dopo un intero girone. Esce lui ed arrivano 4 occasioni da gol. Solo un caso? EVANESCENTE

EBAGUA 6,5: Era da un bel po’ che non si vedeva un armadio simile in attacco. Voglioso di far bene davanti ai nuovi tifosi, lotta su ogni pallone, spizzando di testa e arpionando col mancino tutti i palloni che gli arrivano. Con l’uscita di Caputo, guadagna metri e sfiora il gol tre volte… IMPONENTE

DONATI 6: Ci mette un po’ ad entrare in partita. Qualche passaggio errato, ma smista bene il gioco, anche se ovviamente è meno dinamico di Romizi. Un suo colpo di testa su angolo nel recupero quasi regala i 3 punti. SENATORE

GALANO 6: Ultima in casa con la maglia biancorossa probabilmente. Entra però in campo con l’atteggiamento giusto e porta un pò di vivacità in fase offensiva, impegnando severamente il portiere con un tiro da fuori area. PROFESSIONISTA

DE LUCA 6: Poco più di un quarto d’ora per lui e nonostante il poco tempo, riesca a rendersi pericoloso con alcuni spunti personali, leggasi assist per conclusione al volo di Ebagua. Andava inserito prima. SGUSCIANTE

 

 

Falsa ripartenza. La squadra non s’è desta: dov’è la vittoria? Bari – Virtus Entella 0-0

Niente da fare. Iniziare il nuovo anno con una vittoria non è più cosa per i tifosi baresi. Per il quarto anno consecutivo, i biancorossi non riescono a portare a casa i 3 punti nella “prima” dopo la sosta invernale: l’ultima gioia (e che gioia) fu firmata da Okaka nel vittorioso derby di Lecce, poi ecco i deludenti pareggi con Gubbio e Cittadella prima del ko casalingo dello scorso anno con la Reggina, uno dei momenti più bui della passata stagione.

Anno nuovo, solito e vecchio Bari dunque. Mandata in archivio la disastrosa prima parte di stagione, con dieci sconfitte e cambio della guida tecnica, a quanto pare non sono bastati a dare la scossa l’arrivo di nuovi validi elementi in questo inizio sessione del mercato invernale e i quasi venti giorni avuti a disposizione per riorganizzare le idee. Per ambire a posizioni più importanti di classifica e cercare di raggiungere l’obiettivo minimo stagionale sbandierato sin da subito, si deve puntare ad un girone di ritorno ricco di vittorie e punti. Un po’ come fatto l’anno scorso. Impresa mica facile considerati i noti limiti strutturali e mentali della squadra (molti sono già con la testa altrove…)

Il 2014 é stato salutato nel peggiore dei modi con il pesante tonfo casalingo rimediato dallo Spezia. Il 2015 si apre ancora al “San Nicola” e sempre con una ligure: la modesta Virtus Entella seppur in serie positiva da sette giornate, è la giusta avversaria per ripartire e dare inizio alla lunga scalata della classifica.

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“Caputo pagliaccio” si sente spesso dagli spalti. Sarà per questo motivo? © photo Giuseppe Corcelli

L’ideale sarebbe confermare almeno le stesse vittorie dell’andata ma purtroppo, dopo la prima giornata si deve già registrare un ritardo di due punti: con gli “argentini” della Liguria, arriva solo uno scialbo pareggio senza reti, merito soprattutto delle ottime parate del portiere ospite e della solita indecisione arbitrale a sfavore. Un film già visto quindi.

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Le proteste di Caputo dopo la mancata concessione del rigore © photo LaPresse

Rispetto all’ultima uscita, Mister Nicola stravolge la formazione titolare cambiando ben cinque elementi: Minala è squalificato, Stevanovic è andato via, Contini non convocato per scelta tecnica (ma probabilmente c’è dell’altro dietro a questa esclusione) mentre De Luca e Donati si accomodano in panchina. Le novità più importanti sono rappresentate dagli ultimi arrivati Ebagua e Schiattarella gettati subito nella mischia e dal ritorno in campo dopo quasi tre mesi di Calderoni. Per il terzetto di difesa invece, viene riproposto il pacchetto che tanto fece bene con il Latina, con Salviato e Filippini schierati ai lati di Camporese.

Il primo tempo del Bari è deludente, nulla di cosi diverso rispetto alle recenti esibizioni, indice del valore attuale di questa squadra che al momento non è ancora in grado di impostare la partita da grande squadra. Le uniche fiammate sono dettate più che altro dall’entusiasmo dei tifosi che accompagna le sportellate e le sponde di Ebagua e la grinta ed il carisma di Schiattarella.

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Gli è mancato solo il gol. Molto positivo l’esordio di Giulione Ebagua. © photo Giuseppe Corcelli

La manovra non è ancora rapida, pochi i cambi di ritmo e le iniziative offensive non sono del tutto efficaci, come dimostrano infatti le zero conclusioni verso lo specchio della porta. Caputo (in precario equilibrio) e Defendi (da posizione defilata) sprecano le uniche due occasioni nitide del primo tempo. La difesa tiene a bada senza affanni le iniziative ospiti, ma rischia di rientrare in svantaggio all’intervallo a causa di due indecisioni di Camporese, bruciato da Lanini prima e anticipato da Battocchio poi.

La ripresa inizia sulla stessa onda della prima frazione. L’Entella sembra accontentarsi del punto e lascia piena iniziativa alla squadra barese, ma che per i primi venti minuti continua a non creare seri pericoli alla porta difesa da Paroni. La svolta arriva grazie all’ingresso in campo di Galano e De Luca, non solo perché innalzano il livello della qualità offensiva rispetto a Calderoni e Caputo, ma a giovarne sono soprattutto Ebagua e Schiattarella, dirottati nei ruoli forse più adatti alle loro caratteristiche ossia rispettivamente terminale d’attacco ed esterno di centrocampo.

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Le indicazioni di Mister Nicola al suo pupillo Schiattarella © photo Giuseppe Corcelli

L’ultimo quarto d’ora è infatti un assedio verso la porta ospite. Si contano almeno cinque occasioni nitide da rete che non si concretizzano un po’ per sfortuna (i colpi di testa su calcio d’angolo di Ebagua e Donati nel recupero escono fuori di pochissimo) un po’ per la giornata di grazia del portiere ospite Paroni, miracoloso due volte sul nigeriano ex Spezia.

Primo 0-0 stagionale e primo pareggio per mister Nicola. Peccato, la vittoria sarebbe stata il giusto regalo per festaggiare nel migliore dei modi il 107esimo compleanno biancorosso. Un punto che davvero serve a poco e lascia tanto amaro in bocca. Il mercato è ancora aperto e arriveranno nuovi innesti. Speriamo solo che non ci voglia troppo tempo per farli inserire, altrimenti la A la resterà solo una vocale della parola Bari.

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Applausi comunque meritati a fine gara per i ragazzi © photo Giuseppe Corcelli

 

 

È andata come è andata. Curiosità, numeri e statistiche della prima metà di campionato.

PRESENZE

La rosa della Fc Bari 1908 è ufficialmente composta da 26 elementi. Sono scesi in campo almeno una volta in 22. Gli unici a non aver fatto alcuna presenza sono i portieri Guarna e Micai, il difensore Sall ed il giovane centrocampista offensivo Partipilo. Il solo ad aver disputato tutte e 21 le partite è ovviamente Donnarumma. A due lunghezze seguono Caputo, De Luca, Sciaudone e Romizi. Come si evince dal grafico, gli unici ad aver fatto tutte le proprie presenze da titolari sono Donnarumma, Caputo, Defendi e Sabelli. Opposto invece il caso di Rozzi che ha raccolto 10 presenze ma tutte subentrando dalla panchina. Da segnalare anche le presenze di Filippini e Gomelt, raccolte dai due tutte sotto la gestione di mister Nicola.

Presenze

Grafico relativo alla presenze

 SOSTITUZIONI

Per quanto riguarda le sostituzioni, è Romizi il giocatore più sostituito dell’intera rosa con ben 8 uscite dal campo anticipate, mentre come scritto poco sopra il record dei subentri spetta a Rozzi con i suoi 10 ingressi in campo. I soli a non essere mai stati sostituiti (Donnarumma escluso) quando impiegati, sono Contini, Gomelt (nella sua unica da titolare ha giocato tutti e 90 i minuti), Minala e ovviamente Rozzi. Curioso il caso di Stoian: il rumeno non ha mai giocato una partita intera nelle sue 8 presenze, in quanto 3 volte è stato sostituito e 5 è subentrato.

sostituzioni

GOL SUBITI: 29 (13 nel primo tempo e 16 nel secondo tempo) 

GOL FATTI: 21 (8 nel primo tempo e 13 nel secondo tempo)

Sono 9 i marcatori stagionali ad aver segnato almeno una rete in questo campionato. Il capocannoniere è capitan Ciccio Caputo con 7 gol, seguito dalla “zanzara” De Luca a quota 4 (di cui 3 di testa); sono 2 i gol su calcio di rigore, NESSUNO su calcio di punizione diretto e solo 3 da palla inattiva (calci d’angolo o di punizione), ossia quelli di testa di Sciaudone (con il Livorno), De Luca (con il Pescara) e Minala (con il Cittadella).

gol

Grafico relativo alle marcature

 ASSIST

Due terzi (14) sul totale delle reti sono arrivate grazie a passaggi vincenti. Comandano Sciaudone e Stevanovic a quota 4, seguiti dal terzetto Camporese, Calderoni e De Luca fermi a 2 (nel caso di De Luca, è conteggiato anche quello a Minala contro il Latina nonostante la decisiva deviazione finale del portiere)

assist

Grafico degli assist

RISULTATI 

Totale vittorie: 7 

Dei sette successi raccolti, 4 sono arrivati al San Nicola (due con Mangia e due con Nicola) e 3 in trasferta. In quattro occasioni la porta è rimasta inviolata. La serie più lunga di successi consecutivi è di massimo 2 gare, cosa accaduta due volte (Catania/Avellino e Cittadella/Latina). Il dettaglio nel seguente grafico

vittorie

Grafico che riassume le vittorie in campionato

Totale pareggi: 4

Sono solo 4 i pareggi raccolti dai biancorossi equamente divisi tra quelli in casa e trasferta. Sono arrivati con Devis Mangia alla guida e sono terminati curiosamente tutti per 1-1. Perfetta suddivisione relativamente alla modalità del raggiungimento del pareggio: in due casi (Frosinone e Modena) sono stati i biancorossi a passare in vantaggio, mentre De Luca ha tolto le castagne dal fuoco nelle restanti due gare con le abruzzesi Lanciano e Pescara.

pareggi

Grafico sulle partite pareggiate

Sconfitte: 10

Quasi il 50% delle partite del girone di andata hanno visto il Bari uscire sconfitto. In 8 occasioni su 10 non è nemmeno riuscito a segnare un gol agli avversari: la differenza tra gol fatti e subiti nelle gare perse vede un -18 con solo due reti fatte (entrambe in trasferta con Varese e Brescia). Quattro i k.o. al “San Nicola” con nessun gol all’attivo. In tre casi è arrivata una sconfitta per 3-0. La serie più lunga di ko consecutivi è di 3 gare (Pro Vercelli, Ternana e Crotone)

ko

Grafico analitico delle sconfitte

CLASSIFICA AL 90′: 25 PUNTI

CLASSIFICA AL 45′: 22 PUNTI

In ben occasioni la squadra è andata all’intervallo sul punteggio di 0-0 (due con Mangia e quattro con Nicola), pareggio mai mantenuto al risultato finale dove son maturate 3 vittorie (Entella, Cittadella e Latina) e 3 sconfitte (Vicenza, Carpi e Spezia). In totale, sulle 21 gare, 12 volte è stato confermato il risultato del 45′.

risultati

CALENDARIO

Tra anticipi, posticipi e turni infrasettimanali il Bari è sceso in campo in quasi tutti i giorni della settimana. Mancano all’appello il giovedì ed il venerdì, ma in quest’ultimo caso ancora per poco, considerato che la partita con il Frosinone valevole per la 3a giornata di ritorno si giocherà in anticipo proprio di venerdì 30 gennaio.  Da segnalare anche il fatto che i biancorossi dalla 4a  alla 17a giornata non sono mai scesi in campo due volte di fila nello stesso giorno o orario. In totale, quasi la metà (10) delle partite si è giocata di sabato, mentre di domenica si è addirittura giocato in 4 orari differenti.

calendario

Grafico relativo alle gare del calendario

ARBITRI

Sono 16 i direttori di gara che hanno arbitrato le gare del Bari in questo girone d’andata. In cinque hanno fatto la “doppietta”: biancorossi sfortunati con Mariani (2 ko con Bologna e Spezia, entrambe di domenica alle 12.30) e Pasqua (2 sconfitte con Perugia e Brescia). Il portafortuna è Candussio (2 vittorie con Catania e Latina), mentre “pareggio” con Baracani (vittoria con Entella e ko con  Crotone) e Minelli (successo con Livorno e sconfitta con Carpi).

arbitri

Grafico presenze arbitri

RIGORI

9 i rigori totali, 2 a favore e 7 contro. In tutti i casi, la percentuale di realizzazione è del 100%: Caputo infallibile contro Avellino e Trapani, mentre Donnarumma non è riuscito a respingere nessun tiro dagli undici metri. Sciaudone protagonista nel bene e nel male: è lui ad essersi procurato entrambi i calci di rigore a favore, ma ne ha anche causati 3 (il primo col Catania, col Trapani e l’ultimo con lo Spezia)

rigori

Grafico riepilogativo dei rigori

CARTELLINI: AMMONIZIONI ED ESPULSIONI

Dei 22 della rosa impiegati, TUTTI hanno ricevuto un’ammonizione ad eccezione di Gomelt, per un totale di 69. Il leader anche qui è Sciaudone con ben 9 cartellini gialli, seguito a due lunghezze da Romizi e Sabelli, il quale ha a carico anche due espulsioni (3 se si considera quella in Coppa Italia col Savona). Alla ripresa del campionato saranno 6 i diffidati: Romizi, De Luca, Caputo, Stoian, Contini e Calderoni. 5 le espulsioni totali, suddivise in 3 per doppia ammonizione (Defendi col Perugia, Sabelli col Carpi e Minala con lo Spezia) e 2 dirette (Caputo col Perugia e Sabelli col Varese).

cartellini

Grafico delle ammonizioni/espulsioni

Bari – Spezia 0-3. Tabellino e pagelle

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BARI: Donnarumma; Camporese (83′ Rozzi), Donati, Contini; Sabelli, Minala, Romizi (71′ Galano), Defendi; Stevanovic (46′ Sciaudone), Caputo, De Luca. A disposizione: Guarna, Salviato, Ligi, Calderoni, Gomelt, Stoian. All. D.Nicola

SPEZIA:  Chichizola; Valentini, Ceccarelli, Piccolo; De Col, Sammarco, Canadjija, Bakic (62′ Acampora), Milos; Catellani (83′ Cisotti), Giannetti (67′ Situm).
In panchina: Nocchi, Ceccaroni, Bastoni, Schiattarella, Ardemagni, Umar Sadiq. All. N.Bjelica

Arbitro: Mariani di Aprilia

Marcatori: 56′ Bakic (S), 83′ Catellani rig. (S), Minala (B), 92′ Canadjija (S)

Ammoniti: Minala (B), Ceccarelli (S), Bakic (S), Valentini (S), Sciaudone (B)

Espulsi: Minala (B) e Ceccarelli (S) entrambi per doppia ammonizione

 

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L’ultima formazione del 2014

Pagelle

DONNARUMMA SV: Come spesso accade, a fine gara si ricordano più i palloni recuperati in fondo al sacco che parate fatte. INOPEROSO

CAMPORESE 6: Giannetti lo fa ammattire, ma alla fine è il meno colpevole lì dietro in occasione delle tre reti subite. SOFFERENTE

DONATI 5,5: Primo tempo sontuoso con tanti anticipi e colpi di testa a respingere. Nella ripresa prova ad alzare il suo raggio di azione ma è fuori posizione perdendosi Bakic in occasione del decisivo 0-1. SVAGATO

CONTINI 5,5: Torna dopo le tre giornate di squalifica. Anche lui rovina una buona partita con un secondo tempo troppo distratto: Catellani gli va via sfiorando il gol, mentre nel recupero viene deriso e messo in mezzo al gioco da Cisotti e Canadjija. ARRUGGINITO

SABELLI 6,5: Inizio timido, frenato da Stevanovic al quale lascia più iniziativa in fase offensiva. Uscito il serbo, si scatena nel secondo tempo correndo su e giù per la fascia creando il panico e occasioni pericolose. FURIA

ROMIZI 6,5: Impegno e generosità, tenacia e volontà. Anche oggi tra i migliori. Sempre presente nel vivo del gioco. Ah, se tutti giocassero come lui… SUPERIORE

MINALA 5: Dopo oggi, non ci sono più dubbi sulla sua reale età. L’ingenuità così clamorosa che gli costa l’espulsione può farla solo un diciottenne. Peccato perché rovina la sua buona partita e di conseguenza quella della squadra. POLLO

DEFENDI 5,5: Bruciato da De Col sul cross per lo 0-1. Un tiro pericoloso deviato in angolo e stop. Poco apporto in fase d’attacco e spesso poco lucido in difesa. L’assenza della fascia sul braccio sembra averlo indebolito mentalmente e tecnicamente. CONDIZIONATO

STEVANOVIC 5,5: Ritrova il campo dopo tante giornate, addirittura da titolare. Il primo tempo che disputa non è malvagio. Dà l’impressione di poter incidere in ogni momento ma non riesce mai effettivamente ad affondare la giocata decisiva.  INSIPIDO

DE LUCA 7: Il migliore in campo. Conferma gli ottimi livelli mostrati nella gara col Latina di 7 giorni fa. Una spina nel fianco nella difesa degli ospiti, serve tre palle d’oro al suo compagno d’attacco che però non è più Denis ma Caputo… SGUSCIANTE

CAPUTO 4: Viene da Altamura e molti presenti sugli spalti si chiedono come mai non sia in un panificio anzichè essere il capitano e “bomber” di una squadra ambiziosa. Sbaglia due gol fatti. La chicca? Un efficace velo che regala palla agli ospiti. Fa impressione leggere che è a soli 2 gol da un certo Igor Protti… INDIFENDIBILE.

SCIAUDONE 4,5: Inizia giustamente in panchina per le recenti prestazioni deludenti. Entra in campo per sopperire all’espulsione di Minala e riesce a sbagliare tutto, causando stupidamente anche il rigore dello 0-2 che chiude il match. DANNOSO

GALANO 6: Entra forse troppo tardi. Calcia da fermo un missile che poteva valere il pareggio, ma viene fermato dalla traversa. SFORTUNATO

ROZZI SV

Niente botti di fine anno. Mezzo campionato è già in archivio. Bari – Spezia 0-3

Anche quest’anno, per l’ultima uscita casalinga del girone d’andata, è di nuovo lo Spezia a farci visita durante le feste natalizie. Lo scorso pranzo di Santo Stefano non fu dei migliori visto che la passata stagione, i liguri guidati dall’amato Devis Mangia vinsero 2-1 davanti a pochi e coraggiosi tifosi, infreddoliti dal vento gelido e dalla pioggia scesa copiosa per tutta la gara. Questa volta ad andare di traverso è il pranzo domenicale, cosa tra l’altro già accaduta un mese fa nella sconfitta di Bologna. Non c’è più l’ex ct dell Under 21 né sulla panchina barese né tantomeno su quella spezzina, ma purtroppo il risultato finale non cambia e vede i biancorossi perdere in malo modo per la terza volta in questa stagione: altro 0-3 che segue quelli di Vercelli e Crotone. Ma stavolta tra le mura amiche e un tonfo così pesante non accadeva in serie B, dalla sconfitta col Sassuolo di sei anni fa.  Il 2014 non poteva finire in modo peggiore.

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La delusione dei giocatori biancorossi © photo Lapresse

Va detto però che il risultato finale è bugiardo e fin troppo rotondo nella forma e nella sostanza. Questa volta non si può rimproverare davvero nulla alla squadra, soprattutto sotto il profilo dell’impegno. Se si analizzano le occasioni di gioco, si possono contare 4-5 potenziali azioni pericolose per tempo contro le sole due totali degli ospiti sino al rigore del raddoppio. Ancora una volta, a fine partita, si contano più reti subite che parate fatte da Donnarumma. I ragazzi di Nicola gioca un buon calcio, concede poco e crea tanto, ma se alla fine perdi 0-3 vuol dire che ci sono ancora tante cose da registrare e sulle quali lavorare e che solo il mercato di gennaio può aiutare a sistemare.

La squadra è ancora troppo discontinua nei risultati e da un punto di vista numerico, si può sostenere che la scossa con Nicola non è arrivata, considerato che la media punti è rimasta praticamente la stessa di Mangia. Da quando l’ex allenatore del Livorno si è seduto sulla panchina biancorossa, non sono arrivati pareggi, dato interessante e sintomo di come manchi un certo equilibrio nel saper gestire i momenti chiave della partita e magari accontentarsi quando si deve anche di un solo punto (come a Brescia).

Se proprio bisogna trovare un aspetto positivo della parentesi “nicolaiana” sicuramente sta nel fatto di aver sistemato mentalmente una squadra spenta e allo sbando. Inoltre, anche nelle partite perse, non si sono mai subito troppo le iniziative avversarie, essendo spesso padroni del campo e  avendo quasi sempre il pallino del gioco in mano.

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Mister Nicola a testa bassa dopo l’ennesima occasione sciupata © photo Lapresse

Il ko con lo Spezia dell’ex Angelozzi, è figlio di tanti fattori: ingenuità, con l’espulsione di Minala ad un minuto dall’intervallo e il rigore che chiude la partita regalato da un pessimo Sciaudone; sfortuna, quando la palla del pareggio di Galano va a stamparsi sulla traversa; distrazione o poca attenzione, nell’azione del vantaggio dello Spezia con gli errori di Defendi prima e poi, di posizionamento da parte di Donati e Camporese; infine la solita mancanza di precisione e concretezza in zona gol e non sempre per merito del portiere avversario. Le due clamorose occasioni sprecate da Caputo gridano ancora vendetta. Si sperava che il gol di Brescia avesse potuto risvegliare l’altamurano e invece no. Son tornati i cari vecchi tempi del vecchio “Ciuccio” Caputo? Speriamo proprio di no.

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E’ tornato “Ciuccio” Caputo? Il capitano amareggiato a fine partita © photo Lapresse

 

Dieci sconfitte su ventuno partite per un totale di venticinque punti. Addirittura uno in meno dell’inizio disastrato della scorsa stagione. Le responsabilità non possono e non devono essere solamente addossate agli attaccanti e alla loro incapacità realizzativa. Ci sono tanti limiti strutturali di fondo, in primis una rosa allestita pensando solo ai nomi e non davvero sulla reale utilità al progetto tecnico.

La pesante sconfitta interna a chiudere il girone di andata è la giusta conclusione per un progetto confuso, creato su basi incerte e realizzato attraverso scelte sbagliate. Innanzitutto quella di distruggere un giocattolo perfetto: bastava veramente poco per migliorare la squadra dell’anno scorso ed invece è stato prodotto un ibrido dannoso, dettato (vogliamo sperare) quasi sicuramente dalla inesperienza… e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Il campionato (nonostante tutto, i playoff sono distanti solo 5 punti) e il mercato di gennaio, sono due ottime opportunità da dover sfruttare per dare un senso a questa stagione e rimediare agli errori estivi. Cerchiamo di non sprecarle. E se il ds preferisce andarsene in vacanza piuttosto che pensare a dove intervenire sul mercato, forse è meglio non farlo tornare.

Buon anno

Forza Bari

Sempre

 

N.I.

 

 

 

Brescia – Bari 2-1. Tabellino e pagelle

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BRESCIA: Arcari; Zambelli, Caracciolo Ant., Di Cesare, Coly (40′ Quaggiotto); Benali, H’Maidat, Scaglia; Morosini (78′ Sodinha), Corvia (66′ Valotti); Caracciolo. A disposizione: Minelli, Lancini, Ragnoli, Bruno, Razzitti, Rizzola. All: I. Javorcic

BARI: Donnarumma; Salviato, Donati, Camporese; Sabelli, Romizi (92′ Rozzi), Minala, Filippini; Sciaudone (83′ Gomelt); Caputo, De Luca (63′ Galano). A disposizione: Guarna, Ligi, Castrovilli, Partipilo, Stoian, Stevanovic. All: D. Nicola.

Arbitro: Pasqua di Tivoli

Marcatori: 43′ Di Cesare (BR), 68′ Caputo (BA), 91′ Sodinha (BR)

Ammoniti: Morosini (BR), H’Maidat (BR), Camporese (BA), Romizi (BA), Sodinha (BR)

 

 

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La formazione natalizia di Mister Nicola

Pagelle

DONNARUMMA 6: Reattivo su Corvia nel primo tempo ma non può nulla sulle due reti subite, anche se sul tiro di Sodinha forse è posizionato male. INCOLPEVOLE

SALVIATO 5,5: Una sola disattenzione che però costa carissimo. Si addormenta e perde in maniera ingenua Di Cesare in occasione del gol del vantaggio bresciano. IMBRIGLIATO

DONATI 6: Torna dopo la squalifica, riprendendosi il posto al centro della difesa. Tiene bene nel duello con Caracciolo e prova sempre ad uscire palla al piede per far ripartire l’azione. PUNTUALE

CAMPORESE 5,5: Si fa anticipare da Caracciolo sulla sponda dell’1-0 e si fa soffiare palla da Valotti nell’azione del 2-1 finale. Pericoloso sugli angoli a favore, dove impegna due volte Arcari e serve l’assist decisivo a Caputo. DR JEKYLL (IN ATTACCO) E MR HYDE (IN DIFESA)

SABELLI 6: Non è il brillante Sabelli di inizio anno, ma garantisce sempre il suo ordinato apporto sulla fascia destra, servendo nel finale anche un assist delizioso che Caputo spreca. METODICO

SCIAUDONE 5,5: Non è più riuscito a ripetere la gara col Trapani dove ricoprì l’insolito e nuovo ruolo di trequartista. Sottotono anche oggi, conferma il suo periodo poco positivo. Un po’ di panchina potrebbe fargli bene. SVANITO

ROMIZI 6: Tocca la solita quantità infinita di palloni. Pur non essendo al top, lotta come un leone in mezzo al campo non facendo mancare mai cartellino giallo a referto e un pizzico di qualità nel ricucire il gioco . ARREMBANTE

MINALA 5,5: Non riesce a bissare la super prestazione col Latina. Gioca semplice ma questa volta è più molle e lento nel gestire la palla, toccandola spesso con un tocco in più evitabile. VOLENTEROSO

FILIPPINI 6: Ritorna sulla fascia al posto dello squalificato Defendi. Ormai è in piena fiducia e si propone con personalità ma è più efficace in difesa che in attacco. CONFERMA

CAPUTO 6: Ritrova finalmente il gol su azione con una bella girata. Ha il match point sul finire di partita ma lo spreca cercando una giocata al volo difficile:  apprezziamo il tentativo. LODEVOLE

DE LUCA 5,5: Meno vivace rispetto ad una settimana fa. Una debole mezza girata nel primo tempo e tanto lavoro sporco, ma finisce presto preda della difesa bresciana non trovando mai il guizzo giusto. EVANESCENTE

GALANO 6: Dai suoi calci d’angolo arrivano le occasioni più pericolose del Bari. Ma in zona offensiva non si vede molto, dimostrandosi rinunciatario nel voler puntare l’uomo. INDOLENTE

GOMELT SV

ROZZI SV