Bari – Virtus Lanciano 2-0. Tabellino e pagelle

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BARI: Guarna; Sabelli, Rinaudo, Contini, Calderoni; Donati (85′ Minala), Schiattarella, Bellomo; Galano (76′ Romizi), Ebagua, Boateng (86′ Caputo). A disposizione: Donnarumma, Salviato, Rada, Camporese, Benedetti, Filippini. All. D.Nicola.

VIRTUS LANCIANO: Aridità; Aquilanti, Troest, Amenta, Mammarella; Vastola (70′ Grossi), Bacinovic, Di Cecco (81′ Turchi); Monachello (62′ Cerri), Thiam, Gatto.
A disposizione: Petrachi, De Silvestro, Ferrario, Paghera, Nunzella. All. R.D’Aversa.

Arbitro: Gavillucci di Latina

Marcatori: 32′ Galano (B), 37′ Donati (B)

Ammoniti: Schiattarella (B), Thiam (VL), Bacinovic (VL), Grossi (VL)

Espulsi: Grossi (VL) e Schiattarella (B) entrambi per doppia ammonizione

 

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Il primo 4-3-3 schierato da Mister Nicola

 

Pagelle

GUARNA 6: Impegnato seriamente nel recupero dalla botta centrale di Turchi. Per il resto serata di ordinaria amministrazione. Si becca un’ovazione ad ogni uscita in presa alta. Come mai? SICUREZZA

SABELLI 6: Primo tempo guardingo, secondo tempo di tutta corsa. Non è ancora il vecchio treno Sabelli, ma lui per primo si sente più sicuro e rende di più in una difesa a 4 che in un centrocampo a 5. PRESENTE

RINAUDO 6,5: Attento e concentrato dal primo all’ultimo minuto. Dimostra di trovarsi a suo agio con Contini. Fa sentire il fisico quando serve e lascia i compiti di impostazione al suo compagno di reparto. POSITIVO

CONTINI 7: Dopo la lunga assenza, era elevato il rischio di trovarlo arrugginito. Invece riprende da dove aveva interrotto… prestazione pulita ed efficace in ogni intervento. Si conferma il miglior difensore di quest’anno. BENTORNATO

CALDERONI 6: Fisicamente è ancora in ritardo di condizione. Ma rispetto alle ultime uscite è apparso più convinto e sicuro nelle sovrapposizioni. Qualche piccolo miglioramento anche nei cross. Ma può e deve fare di più. IN CRESCITA

DONATI 6,5: Il gran gol (secondo stagionale) fa lievitare il voto in pagella. Fa valere tutta la sua esperienza lì in mezzo al campo, ma deve temporeggiare meno con la palla tra i piedi nella propria metà campo… per fortuna le tre palle perse stavolta non son costate caro… SENATORE

BELLOMO 6,5: Torna a centrocampo nella posizione che occupava con Torrente. Preziosissimo in fase di interdizione e puntuale nei raddoppi. Deve migliorare ancora qualcosa in fase offensiva e sulle battute degli angoli. DETERMINATO

SCHIATTARELLA 5,5: Come mezz’ala di centrocampo perde in pericolosità, ma sfrutta la sua esperienza e si cala abbastanza bene nel ruolo. Si becca con Mammarella innervosendosi, si fa cacciare con due gialli evitabili a pochi secondi dall’intervallo e dal triplice fischio. INGENUO

GALANO 7: Quando gioca nella sua posizione di esterno d’attacco è il bimbo più felice del mondo… a tratti imprendibile per gli avversari ed egoista quando parte palla al piede. Il gol è una gemma chirurgica. FURETTO

EBAGUA 6,5: Poco pericoloso in fase offensiva. L’unico tiro è la punizione al minuto 1 che spara sulla barriera. Ma fa un lavoro sporco eccellente, sgomitando, facendo a sportellate con i difensori e favorendo gli inserimenti di Galano e Boateng. Molto merito del primo gol è suo. LEONE

BOATENG 7: Alla prima da titolare non sfigura. Assist vincente per Galano e tanta corsa che fa ammattire i difensori avversari che non lo prendono mai. E’ ovunque e non disdegna di aiutare e pressare anche a centrocampo. IMPRENDIBILE

ROMIZI 6: Porta una fondamentale freschezza di idee e sostanza nei venti minuti finali. Difficile lasciarlo in panchina… GRINTOSO

MINALA SV

CAPUTO SV

Al Bari girano i “cinque minuti”… Galano e Donati ri-Lanciano i biancorossi. Bari – Virtus Lanciano 2-0

Un piacevole ritorno al passato. Sarà anche un caso, ma quando la squadra torna a schierarsi con il tanto amato 4-3-3, arriva sempre una vittoria scacciafantasmi. Era già successo con Mangia nella gara di andata col Livorno, battuto con un 2-0 firmato dalla doppia S di Sciaudone e Stevanovic. Si è ripetuto anche questa volta con Nicola, con i biancorossi bravi a sbarazzarsi della Virtus Lanciano col medesimo classico risultato all’inglese, grazie all’ uno-due micidiale in pochi minuti ad opera di Galano e Donati e arrivato poco dopo una scialba mezz’ora di gioco.

L’anno scorso la gara con gli abruzzesi fu la prima partita post fallimento e senza i Matarrese alla guida. La zuccata vincente di Ceppitelli nel giorno della festa della donna diede inizio alla lunga ed emozionante cavalcata verso la zona playoff. Non possiamo sapere se la cosa si ripeterà anche in questo campionato, ma un piccolo elemento in comune con la partita del marzo scorso e che fa esaltare i più scaramantici, c’è… ed è rappresentato dal direttore di gara, il signor Gavillucci della sezione arbitrale di Latina, lo stesso appunto di un anno fa e che tra l’altro ha pensato bene di replicare l’espulsione di “Hannibal” Nadarevic con la cacciata dal campo al 90’ di Schiattarella, al rientro con il Lanciano proprio dopo aver scontato un turno di squalifica.

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Il chirurgico sinistro di Galano che sblocca la partita © photo Repubblica Bari

Scaramanzia a parte, è davvero difficile quanto prematuro credere che questa decisione di Nicola di abbandonare anch’egli il proprio credo tattico e arrendersi definitivamente al 4-3-3, porterà gli effetti sperati. Anche perché, come scritto poco sopra, con Mangia è accaduta la stessa cosa ma poi sappiamo tutti come è andata a finire.

In attesa di verificare eventuali conferme già dalla prossima trasferta di Modena, è stato comunque di fondamentale importanza reagire sul campo all’indigesta e indecente partita giocata con il Vicenza. Battere il Lanciano e portare a casa tre punti pesantissimi significava non solo accorciare le distanze dall’ultimo posto playoff disponibile (per chi ancora ci crede) occupato dagli stessi abruzzesi ma soprattutto allontanarsi dalla zona calda di classifica, diventata sempre più corta e complicata con il susseguirsi di alcuni risultati positivi delle inseguitrici: missione momentaneamente compiuta.

Vittoria importante anche da un punto di vista morale per il gruppo e l’intero ambiente biancorosso, ultimamente sin troppo avvelenato, sconfortato e a tratti polemico con qualche “gufetto” di troppo… Di sicuro, va dato atto a mister Nicola di aver voluto rischiare in un momento così delicato, provando a dare una svolta al momento di crisi con l’utilizzo di un modulo a lui non tanto congeniale.

Non a caso, nel farlo si è affidato a tutta l’esperienza possibile e schierabile nel saper affrontare una situazione simile, ispirato forse dalla gran prestazione del vicentino Manfredini su Ebagua sette giorni fa: reparto difensivo formato da due esterni che conoscono a memoria i meccanismi del 4-3-3 come Sabelli e Calderoni e coppia di centrali composta da Rinaudo e dal reintegrato Contini (65 anni in due). Stesso discorso a centrocampo, formato da un trio non proprio di “sprovveduti”, ossia Schiattarella, Donati (preferito al mastino Romizi) e Bellomo, con quest’ultimo che torna nella sua vecchia posizione di centrocampo occupata ai tempi di Torrente e che lo fece scoprire al grande calcio. In avanti a far compagnia ad Ebagua, complice anche l’assenza di De Luca, ci sono Galano nella sua posizione favorita e il debuttante da titolare Boateng.

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La botta da fuori di Donati si stampa sul palo e finisce in rete per il 2-0 © photo Repubblica Bari

Va detto che sino al gol del vantaggio non è stato un bel Bari e non è mancato molto che si ripetesse il brutto pomeriggio col Vicenza. Ad ogni modo, il risultato parla chiaro e dà ragione al tecnico Nicola: 2-0 e Lanciano mai pericoloso, merito anche di una prestazione attenta e sopra le righe dei due centrali, in particolar modo di Contini, bravi ad annullare senza troppe difficoltà le rare sortite offensive di Monachello prima e del gigante Cerri poi. Nota di merito per Bellomo (soprattutto in fase di interdizione) e Galano, autore di un grandissimo gol di precisione e di alcune sue discese “Robbeniane”, ma la vera sorpresa della serata è rappresentata sicuramente dal ghanese Kingsley Boateng: non solo l’assist decisivo a Galano nel primo tempo, ma tantissime giocate a tutta velocità che hanno fatto capire ben poco all’intera retroguardia rossonera, costretta ad inseguirlo ovunque, vista l’abilità dell’ex Milan di svariare da una fascia all’altra. Molti lo hanno già ribattezzato il nuovo Kamatà… Come velocità ci potrebbe anche stare, ma forse il ghanese è più dotato tecnicamente. Staremo a vedere. Di sicuro, si candida ad essere una valida alternativa a De Luca nel tridente d’attacco.

Si perché il tridente (con Galano esterno e non seconda punta) è l’unica certezza alla quale questa squadra può e deve aggrapparsi per il futuro. E non lo dice solo quest’ultima partita, ma la storia degli ultimi tre anni.

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La “freccianera” Boateng, autentico mattatore della serata © photo Giuseppe Corcelli


 N.I.